IFAB, novità in arrivo: solo i capitani potranno parlare con l’arbitro e stop alle perdite di tempo dei portieri

BELFAST – Il calcio è pronto a cambiare ancora. Oggi, durante il 139° meeting dell’International Football Association Board (IFAB) in programma a Belfast, verranno approvate nuove regole che modificheranno il gioco dalla prossima stagione. Come riportato da La Gazzetta dello Sport nell’analisi di Fabio Licari, tra le novità più significative ci sarà la regola che limita il dialogo con l’arbitro solo ai capitani, un esperimento già testato con successo a Euro 2024.
Capitani unici interlocutori dell’arbitro
L’obiettivo della nuova regola è ridurre pressioni, proteste e situazioni di tensione. L’arbitro potrà interagire esclusivamente con il capitano della squadra, mentre gli altri giocatori dovranno restare ad almeno quattro metri di distanza, pena l’ammonizione. In caso di proteste di gruppo, il direttore di gara potrà incrociare i polsi sopra la testa e spingere le braccia in avanti, segnalando che solo il capitano può parlare.
L’IFAB ha reso questa novità opzionale: ogni competizione deciderà se adottarla o meno.
VAR con annuncio e nuove regole per la “palla contesa”
Un’altra innovazione riguarda l’utilizzo del VAR con annuncio vocale, sperimentato con successo al Mondiale per Club e in Bundesliga. L’arbitro comunicherà via microfono la decisione presa dopo un check, rendendo tutto più trasparente per tifosi e giocatori.
Cambia anche la gestione della palla contesa quando colpisce l’arbitro. Attualmente, il gioco viene fermato e la palla viene restituita alla squadra che l’ha toccata per ultima. Da luglio, invece, l’arbitro dovrà valutare chi avrebbe avuto maggiore possibilità di ottenere il possesso e assegnarla di conseguenza.
Portieri e perdite di tempo: massimo 8 secondi con la palla in mano
Uno dei punti più urgenti riguarda le perdite di tempo dei portieri. Oggi la regola prevede 6 secondi, ma non viene quasi mai rispettata: in Premier League sono stati registrati casi in cui un portiere ha trattenuto il pallone anche per 24 secondi.
La sperimentazione, già avviata nel campionato Primavera italiano, prevede un limite di 8 secondi reali, senza dilazioni. L’arbitro conterà i secondi e al raggiungimento del quinto mostrerà con la mano il countdown. Se il portiere continuerà a trattenere il pallone oltre il limite, sarà punito con una rimessa laterale dal limite dell’area o un calcio d’angolo per la squadra avversaria, a seconda della scelta del torneo.
Fuorigioco: tecnologia avanzata ma nessun cambiamento di regola
Nessuna modifica, invece, al concetto di fuorigioco. Da anni si discute sulla possibilità di considerare in gioco un attaccante se almeno una parte del corpo con cui può segnare è in linea con il difensore, ma non ci saranno test in tal senso.
L’evoluzione tecnologica, però, prosegue: dopo il fuorigioco semiautomatico, il Mondiale per Club di giugno vedrà in azione un pallone con sensori che trasmetterà 500 dati al secondo al sistema VAR, avvicinandosi sempre più a un sistema di segnalazione totalmente automatico. L’obiettivo finale è che l’arbitro riceva la segnalazione istantaneamente, senza passare dal VAR, anche se difficilmente questa tecnologia sarà pronta per il Mondiale 2026.
Rigori senza ribattuta: la FIFA ci pensa, la UEFA frena
Un altro tema che divide FIFA e UEFA è la modifica della regola sui calci di rigore. Pierluigi Collina, capo degli arbitri mondiali, vorrebbe introdurre il rigore “one-shot”, ovvero senza possibilità di ribattuta: se il portiere para o la palla colpisce il palo, il gioco riprende con una rimessa dal fondo.
L’UEFA non è convinta e il dibattito è ancora aperto.
Un calcio più fluido e meno proteste
Le nuove regole dell’IFAB puntano a migliorare il gioco, riducendo proteste, ritardi e aumentando la trasparenza. Dalla prossima stagione, i cambiamenti saranno visibili su molti campi, mentre altre modifiche – come il fuorigioco automatico – sono ancora in fase di sviluppo.