Il tecnico del Bari Beppe Iachini ha parlato in conferenza stampa in vista della gara contro il Modena.
Ecco le sue parole:
«Abbiamo continuato a lavorare molto in questa sosta sotto tutti gli aspetti: fisico, tecnico, tattico, portando avanti le due situazioni tattiche che abbiamo provato da quando siamo arrivati, quindi sia con la difesa a 4 che a 3. Le problematiche di Ménez non miglioravano, questo ha fatto sì che, parlando con la società, si è cercato di recuperare un ragazzo come Aramu che era fuori dal 31 di gennaio. Non poteva allenarsi con noi per le vicissitudini che già sapete, ora è con noi da una settimana. Ho parlato col ragazzo, ho cercato di stimolarlo, di capire la sua volontà, ciò che ha dentro, e dello spirito che deve mettere in questa parte finale del campionato. Ci aspettiamo da lui una partecipazione importante a livello emotivo, tecnico, tattico, di partecipazione, disponibilità. Dobbiamo capire quanto se è pronto per giocare da subito o se è meglio utilizzarlo a partita in corso. Sappiamo di avere una freccia in più che può essere utile per alzare la fase realizzativa, quella che è venuta meno nelle ultime quattro settimane. Con qualche gol in più avremmo almeno quattro-cinque punti in più. Bisogna insistere e Aramu sarà uno dei ragazzi su cui contiamo e speriamo ci possa fare qualche gol».
«Con il 4-3-1-2 abbiamo fatto due partite paradossalmente calciando meno in porta di quanto non abbiamo fatto nelle ultime quattro, pur avendo meno possesso palla. Nelle ultime partite sono cresciute le situazioni da gol, abbiamo costruito più occasioni mostrandoci più aggressivi in avanti, occupando meglio l’area di rigore avversaria. Spesso ci è mancato l’ultimo passaggio, la lettura finale o la conclusione. L’atteggiamento deve essere questo a prescindere dal modulo. Contro la Sampdoria non abbiamo concesso un tiro in porta e abbiamo preso un gol evitabile, con la squadra tutta dietro la linea della palla. Contro il Venezia siamo stati puniti subito su due palle inattive, con il Catanzaro da una punizione a giro sopra la barriera. Non sono stati gol presi per il poco equilibrio, anche perché abbiamo rischiato poco in queste partite. Va alzato il livello di concretezza. Noi lavoriamo su tutte e due le situazioni tattiche perché pensiamo che possano essere un fattore, poi l’impiego di questo o quell’altro modulo può variare anche in base all’avversario».
«Quando si arriva è normale voler imprimere una mentalità volta a guardare in avanti. Dal mio punto di vista osservo miglioramenti, crescita, poi quando si va in campo può capitare qualche piccolo errore, qualche pausa, un po’ di timore determinato anche dal contesto generale. Dico spesso ai miei ragazzi: è troppo facile fare i giocatori quando si vince, bisogna far girare la ruota quando i risultati non arrivano. Insistere ancora di più, premere sull’acceleratore, essere più determinati. Durante la sosta i ragazzi hanno spinto ma ripresa è sempre un punto interrogativo. Giocheremo fuori casa, serve personalità per prendere in mano la partita, peraltro contro un avversario come il Modena che gioca insieme ormai da tempo. È una squadra pericolosa, con qualità importanti, va rispettata perché organizzata. Bisogna prepararsi di conseguenza, fare una grande partita con umiltà, con organizzazione e atteggiamento giusto».