Iachini: «In Italia nessuna pazienza con allenatori…»
“Quindi stavolta non è stata una questione tattica? «Durante il ritiro avevamo provato il 352, che ormai fa parte della storia dell’Udinese. Poi ho cambiato passando al 4312 o 4321 perché avevo giocatori che mi permettevano di farlo, come De Paul, Evangelista e Peñaranda. Ma serviva tempo per recuperare gli infortunati e assimilare il nuovo sistema di gioco che ora viene seguito anche da Delneri». Serviva più tempo dunque? «Sì e la società non me l’ha dato, peccato. Ma non butto via quelle 7 partite, ho vinto in casa del Milan, avevo un gruppo che mi seguiva. Mi sarebbe piaciuto vedere la squadra con tutti i giocatori al massimo della condizione»”. Queste alcune delle parole rilasciate da Beppe Iachini ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”.