“Nella confusione della catena di comando la città si è aggrappata ai sindaci e alla comunità sanitaria. Eravamo disarmati in una guerra contro un nemico subdolo, invisibile. La fortissima Lombardia si è dimostrata un gigante dai piedi d’argilla. Non è andato tutto bene purtroppo. Non è scattata l’emergenza nazionale come sarebbe dovuto accadere e Brescia e Bergamo hanno dovuto organizzarsi”, ha detto il sindaco di Brescia, Emilio Del Bono, durante la presentazione a Brescia del libro ‘Il grande flagello’ del giornalista Massimo Tedeschi. “C’è stata purtroppo all’inizio una sottovalutazione generale, purtroppo non si è all’inizio pigiato quel bottone grazie al quale forse risparmiare più vite di quante ne avrebbe comunque risparmiate chiudere Alzano e Nembro – ha aggiunto il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori – Perché nel primo caso si parla del ritardo di un mese e mezzo. Le carenze del governo regionale certo ci sono state: dati che sono mancati, carenza di mascherine e tamponi. Credo comunque che la struttura ospedaliera pubblica e privata lombarda resti un modello. L’errore semmai è stato pensare che quel nemico si potesse battere solo facendo perno sugli ospedali”.