I rosa in svantaggio? La rimonta è (quasi) un miraggio
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla rimonta al primo posto che che per il Palermo è ormai un miraggio.
Chi segna primo, vince. Nel caso del Palermo, è quasi sempre così. O almeno: se segna per primo, non perde. Se subisce per primo, non vince. Il contrario si è verificato solo in casa della Vibonese, dove nessuno ha mai perso finora e dove i rosanero hanno ottenuto la prima affermazione esterna in un campionato avaro di soddisfazioni lontano dal «Barbera». Non a caso, l’ultima trasferta è finita male. Seguendo uno schema ormai ben collaudato: avversari in vantaggio, niente vittoria per il Palermo. Qualcosa che va al di là dell’altalena di risultati tra casa propria e casa altrui, ma che evidenzia le difficoltà nel ribaltare le avversità per una squadra che comunque conta più partite in cui è andata in vantaggio che gare in cui si è trovata sotto nel punteggio. Solo che, su queste basi, sembra che sia quasi «obbligata» a segnare per prima. Perché se parte sotto, non recupera.
Non lo ha fatto a Francavilla, dove la Virtus ha messo a segno le prime due reti del match e la reazione dei rosa è stata tutta nel rigore realizzato da Brunori, dopo diverse occasioni sprecate davanti al portiere avversario. È durata poco, invece, la risposta in quel di Foggia, quella che – sempre con Brunori – aveva portato al momentaneo pareggio, fino al tracollo che si è tradotto in un netto 4-1 per i padroni di casa. Prima ancora, nelle ultime tre partite in cui il Palermo si è trovato costretto a inseguire, non è riuscito nemmeno a segnare un gol: contro il Latina e col Catania c’era l’attenuante di trovarsi in nove, col Picerno invece è mancata la prestazione sotto ogni aspetto.
L’unica volta in cui, sotto di un gol, è arrivata una rimonta, è stata esattamente un girone fa: Vibonese-Palermo, con i calabresi avanti per 1-0 e il ribaltone costruito interamente nella ripresa, fino all’1-3 finale. Prima di allora, il massimo che i rosa erano riusciti a fare partendo dallo svantaggio era stato pareggiare, sempre sul campo di Vibo, scelto come terreno neutro per il derby col Messina (peloritani in vantaggio con Baldè, pareggio di Soleri). Per il resto, solo sconfitte: a Taranto e a Torre del Greco, con i padroni di casa primi a timbrare il cartellino. Viceversa, se le marcature le apre il Palermo, il risultato è quasi sempre a favore dei rosanero. Quantomeno, non arrivano a perdere, partendo da una posizione di vantaggio. A riprova di un assunto che da ormai ventotto partite sembra accompagnare gli uomini di Baldini ad ogni uscita: se si segna per primi, allora si può vincere. Se si parte dallo svantaggio, allora la rimonta diventa un’impresa. Non impossibile, ma ci sarà pure un motivo se l’unica volta è accaduta contro l’ultima in classifica. La stessa squadra che sabato affronterà Brunori e compagni al «Barbera». Il fortino dove finora nessuno, a parte il Palermo, è andato in vantaggio in questo campionato. E ovviamente dove nessuno, a parte il Palermo, ha mai vinto.