L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sull’imbattibilità del Palermo in casa.
Padova e Catanzaro ci arrivano da seconde in classifica, la Feralpisalò ci arriva con due vittorie con la Reggiana… ma a queste semifinali, chi si presenta con la più lunga striscia di imbattibilità, è proprio il Palermo. Una serie di tredici risultati utili consecutivi (8 vittorie e 5 pareggi), quella che accompagna i rosanero alle porte della finale playoff. Un ruolino di marcia messo in crisi, paradossalmente, dalle due partite giocate al «Barbera» contro Triestina e Virtus Entella, riprese in sul pari nei minuti finali.
Due sconfitte evitate, per un rendimento che da quasi tre mesi a questa parte non conosce il vocabolo «sconfitta». L’ultima, per la squadra di Baldini, risale al 26 febbraio scorso, sul campo della Virtus Francavilla. Poi sì, come in questi playoff, ci sono state situazioni ad altissimo rischio: quella di Potenza, sicuramente, ma anche le rimonte contro Fidelis Andria e Paganese, quest’ultima con la beffa del pareggio incassato dopo aver completato la rimonta. Risultati non esaltanti, ma che hanno contribuito a forgiare il carattere di una squadra che non perde da tredici partite di fila.
Nessun’altra semifinalista di questi play-off può vantare una marcia migliore. Non il Padova, che agli spareggi si presentava con una sconfitta casalinga all’ultima giornata (contro la Virtus Verona) e che tra le mura amiche ha incassato un ko indolore pure nella sfida di ritorno con la Juventus U23. Un calo di tensione per certi versi comprensibile, se si pensa che i biancoscudati non perdevano addirittura da ottobre, prima di cedere il passo all’ultima giornata di campionato con la promozione diretta praticamente archiviata. Ciò significa che, fino al penultimo turno del Girone A, il Padova ha raccolto 32 risultati utili di fila, inclusa anche la Coppa Italia di C che è finita sulla bacheca patavina. Cifre straordinarie, ma l’approccio con i play-off non è stato dei migliori, con una vittoria di misura sul campo della «baby» Juve e la sconfitta casalinga che ha tenuto aperto fino all’ultimo ogni discorso relativo alla qualificazione in semifinale.