L’edizione odierna de “La Repubblica” si sofferma sull’identità ritrovata dal Palermo Palermo impegnato ai playoff. Su questo argomento, il quotidiano riporta anche alcune parole di Amauri.
L’impresa di Chiavari ha immortalato un’identità rinnovata in base alle ultime strategie. Contro l’Entella, Baldini ha fatto a meno di De Rose e la manovra non ne ha risentito. Ora tornerà De Rose e mancherà Dall’Oglio: Damiani e Odjer danno garanzie. Il tecnico non stravolge più la filosofia di gioco. Dopo vari tentativi a vuoto, sta lavorando su accorgimenti precisi: difesa a quattro, Massolo in porta, centrocampo a due ma con il supporto di Luperini e degli esterni.
L’affermazione di Chiavari vale più della metà della qualificazione. Certo, tutto è ancora in palio, basta ascoltare gli umori di Volpe: l’Entella ha dimostrato con un finale di gara generoso di volersela giocare fino in fondo. Così sabato, anche se i liguri saranno costretti a vincere con almeno due reti di scarto, episodio negativo che ai rosa non capita dal 18 febbraio a Foggia con Zeman, la prima delle due sconfitte di Baldini in 21 partite condite da una sequenza di 11 risultati utili in atto (sette vittorie e quattro pareggi). Poi, nelle semifinali e in finale, sempre con andata e ritorno, in caso di parità dopo i 180’ saranno giocati i tempi supplementari e poi si va ai rigori. Ma per l’allenatore non cambia nulla. Il Palermo è pronto a tutto. E l’effetto Barbera sarà una garanzia. Lo afferma anche Amauri prima su Instagram e poi per telefono. Un messaggio e una confidenza:
«Ho visto un buon calcio. Manca ancora il ritorno per cui, sabato sera, tutti al Barbera. Forza Palermo, non dimenticherò mai che mi hai fatto diventare campione e da tifoso mi auguro che gli attuali dirigenti, o quelli che verranno, riescano a riportarlo in A».