L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” si sofferma sulla speciale classifica cannonieri per gol segnati e punti prodotti.
Se i gol nel calcio sono sempre l’elemento dirimente tra gioie e dolori, quelli realizzati da Cheddira per questo Bari ambizioso e rampante lo sono ancora di più. Pesano le prodezze del funambolico cecchino biancorosso che, nonostante la lunga assenza per partecipare ai Mondiali in Qatar con la Nazionale del Marocco, sta alimentando le ambizioni dei Galletti, accrescendone le possibilità di restare in lotta sino alla fine per la Serie A. Nessuno ha fatto più gol di Walid in questa stagione nella categoria, ma, come se non bastasse, le realizzazioni hanno contribuito alla causa di Mignani con ben 15 punti secchi, ovvero poco meno di un terzo degli attuali 49 accusati in classifica. E in più il bomber di Loreto s’è procurato anche 4 rigori.
SCACCO ALLA CAPOLISTA. Eppure il bello deve ancora arrivare, considerando che l’imminente visita della capolista Frosinone al San Nicola stimola come non mai. La possibilità di competere per il secondo posto e, dunque, per la promozione diretta, è diventata una concreta realtà. E Di Cesare e compagni non hanno nessuna intenzione di rassegnarsi al controsorpasso operato nel posticipo dal Genoa a cui, dopo la vittoria di Ascoli, il Bari aveva sottratto, temporaneamente, la posizione d’onore preziosissima come non mai. Un obiettivo che non è, però, una chimera. Almeno non più. Complici le prodezze del marocchino che al “Del Duca” ha griffato la sua 15ª prodezza, ben cinque in più di Mulattieri, suo giovane emulo del Frosinone dell’ex Grosso, in arrivo all’Astronave che si annuncia popolata da ben 50 mila tifosi: record stagionale a rischio. Hanno segnato il passo sinora anche Matteo Brunori, che di reti ne ha griffate 13 con il Palermo (sbagliando ben 4 rigori), ma anche Lapadula del Cagliari, fermo a quota 11. Tutti alle spalle del bomber barese!
WALID INTERNAZIONALE. Ma Cheddira non teme confronti neppure in campo internazionale per quanto riguarda il rapporto gol fatti/punti conquistati. Allargando il raggio d’osservazione, si scopre che bisogna arrivare a un fuoriclasse come Erling Haaland per trovare un realizzatore più efficace del marocchino. Inarrivabile per numero di gol, il nazionale norvegese sta spingendo il Manchester City con 27 reti. Che, tuttavia, hanno fruttato a Pep Guardiola appena 2 punti in più del bottino scaturito dalle prodezze di Walid. Sempre in Premier League sono 18 i gol di Harry Kane nel Tottenham, ma hanno dato ad Antonio Conte 14 punti. Il cecchino biancorosso riesce a fare meglio anche dell’interista Lautaro Martinez (14 reti/13 punti conquistati). Per non dire del brasiliano Neymar del Paris Saint Germain che in Ligue 1 ha prodotto dodici punti con le sue tredici realizzazioni firmate.
SFIDA IN FAMIGLIA. Restando a casa De Laurentiis, risulta staccato anche il formidabile Victor Osimhen che sta facendo volare il Napoli di Spalletti con le sue 19 prodezze da cui sono derivati, però, 11 punti. Sono, invece, 10 quelli di cui ha beneficiato il PSG con i 13 centri di Lionel Messi, altro campione ovviamente inarrivabile per il barese Cheddira. Ma termini di paragone così rappresentano già una straordinaria motivazione in questo finale di stagione che mette in palio la massima serie. L’ultima volta c’è riuscito Antonio Conte nel 2009, poi anni bui che sono ritornati ad accendersi con la rifondazione avviata dalla famiglia De Laurentiis e che neppure le norme sulle multiproprietà riusciranno a spegnere. Anche perché il Bari in A sarebbe un moltiplicatore di ricchezza per tutti. Anche se Walid è già un tesoretto inestimabile a prescindere da come finirà!