“Ho speso tutti i soldi per pagare gli avvocati”: dopo la Juventus ha vissuto 17 anni tra carcere e tribunali | Era totalmente innocente

Padovano Juventus

Michele Padovano ai tempi della Juventus (AnsaFoto) - ILovePalermoCalcio

Dopo la Juventus ha vissuto 17 anni tra carcere e tribunali, tutti i soldi guadagnati li ha spesi per pagare gli avvocati

Finire in carcere, soprattutto da innocente, è un dramma che una persona inevitabilmente si porterà sempre per tutta la sua vita. Immaginate togliere ad una persona ben 17 anni di vita. Anni trascorsi tra carcere e tribunali.

Non solo: tutti i soldi che hai guadagnato come calciatore spesi per pagare gli avvocati che avevano il compito di difendere il loro assistito. Una di quelle esperienze che l’ex calciatore della Juventus difficilmente potrà mai dimenticare.

Anzi, a dir poco impossibile che tutto questo avvenga. Tanto è vero che ne ha voluto parlare nel documentario che porta la firma di ‘Sky’. L’arresto nel 2006 con una gravissima accusa: quella di essere il finanziatore di un traffico internazionale di stupefacenti.

Accuse che la vittima, sin dal primo giorno, ha sempre respinto. Le lunghissime giornate in carcere e poi le condanne nei primi due gradi di giudizio. Fino ad arrivare al ricorso in Cassazione e all’assoluzione definitiva di quasi due anni fa alla Corte d’Appello di Torino.

Ex Juventus, in carcere da innocente: ora cerca di ripartire

Michele Padovano cerca di ripartire. O almeno ci sta provando. L’ex attaccante della Juventus ha raccontato quel dramma che lo ha sconvolto nel 2006, accusato di una cosa non vera. Nessuno gli credeva. Addirittura anche chi lo ha conosciuto nel mondo del calcio gli ha voltato le spalle. Poi l’assoluzione definitiva che ha fatto cadere tutte le accuse. Anche se i 17 anni che ha perso nessuno potrà mai ridarglieli indietro. Ne ha parlato nel corso del documentario: “Michele Padovano – Innocente – 17 anni senza libertà” (in onda su Sky Sport Uno il 3 gennaio alle 22:15 prima puntata).

Non sono mancati i momenti di commozione per il classe ’66. Nel documentario prodotto da Sky anche le testimonianze importanti di due suoi vecchi amici come Antonio Conte e Ciro Ferrara. Il 31 gennaio 2023, una data che non potrà mai dimenticare: quella dell’assoluzione. “I 10 giorni di isolamento nel carcere di Cuneo sono stati tostissimi. Sembrano pochi ma quando li trascorri chiuso in una stanza con solo una finestrella dalla quale ti passano i pasti, vi posso assicurare che sembrano infiniti. Io non avevo fatto proprio nulla“.

La vicenda raccontata da Padovano
L’incubo raccontato da Michele Padovano – ILovePalermoCalcio.com (Screenshot video YouTube)

Le gravi accuse, il carcere e le giornate in tribunale: il racconto dell’ex Serie A

Il tutto ha avuto inizio nel 2006 quando prestò 35mila euro all’amico di infanzia Luca Mosole. Quest’ultimo era il capo dell’associazione a delinquere. Da quel giorno i due non si sono mai più sentiti. Di mollare non ci ha mai pensato, nemmeno per un secondo. Proprio perché sapeva di non aver commesso nulla. Da ex calciatore è stato attaccante, ma come gli hanno detto i suoi avvocati: “Sei stato il miglior difensore di te stesso“. Per difendersi ha speso e venduto tutto: la casa in montagna, due appartamento a Torino, orologi, oro. Arrivato ad un punto che ha dovuto chiedere aiuto a degli amici.

Non tutti, però, lo hanno aiutato. Chi non lo ha lasciato mai solo sono stati gli indimenticabili Gianluca Vialli e Donato Bergamini. Senza dimenticare, ovviamente, la presenza importante di sua moglie Adriana che ha sempre creduto nella sua innocenza sin dal primo momento. Suo figlio Gianluca e gli avvocati Giacomo Francini e Michele Galasso. Ora sogna una vita serena con la sua famiglia. Poi si è fatto avanti ‘Sky’ che gli ha proposto il ruolo di commentatore sportivo. Una esperienza che lo gratifica e che gli piace molto.