“Ho fatto 87 gol ma Mourinho mi ha cacciato”: disastro totale nello spogliatoio | Lo Special One l’ha fatta grave

Mourinho/ fonte Lapresse- ilovepalermocalcio.com

Il solito José Mourinho: polemica clamorosa con il bomber e idolo della squadra, messo alla porta senza alcun ritegno.

Uno dei più grandi allenatori della storia del calcio, e soprattutto degli ultimi 25 anni, è di sicuro José Mourinho. Tanti titoli e successi in bacheca, e una personalità da vendere. Lo Special One ha fatto del suo carattere un punto di forza su cui costruire le vittorie e le imprese delle sue squadra.

E’ proprio a causa della sua forte personalità che però Mou spesso e volentieri è arrivato allo scontro con i suoi calciatori e anche con le società. Basti pensare a quanto accaduto circa un anno fa a Roma, dove dopo essere stato esonerato, prima non le ha mandate a dire ai Friedkin, e poi si è scagliato contro i calciatori.

Di recente però un’altra situazione del genere è stata riportata alla luce da un suo ex calciatore. Questo infatti ha accusato il tecnico portoghese di averlo messo alla porta nonostante fosse una leggenda assoluta del club. Un trattamento ignobile dunque nei suoi confronti, dovuto appunto proprio allo Special One.

Ecco chi è stato cacciato da Mou

Dopo l’impresa Champions al Porto, Mourinho è approdato al Chelsea, dove ha ottenuto altrettanti successi. Ed è proprio nei Blues che lo Special One si è reso autore di una cacciata ai danni di un calciatore simbolo. Stiamo parlando di Jimmy Floyd Hasselbaink, ex centravanti olandese.

Ed è stato proprio lui che di recente, durante la sua partecipazione al programma The LineUp, ha svelato il retroscena di quell’addio amaro, dovuto appunto proprio all’arrivo di Mou.

Jimmy Floyd Hasselbaink/ fonte Lapresse- ilovepalermocalcio.com

Il racconto amaro del calciatore

Ho segnato 87 gol con il Chelsea, ma Mourinho mi ha lasciato senza nemmeno una telefonata. Non mi ha dato alcuna possibilità. È arrivato al club nel 2004 e ha praticamente detto: ‘Jimmy può andare.’ Era così semplice, nessuna telefonata, niente. Ricevemmo una chiamata dall’ex amministratore delegato Peter Kenyon all’epoca, il mio agente. Avevo un altro anno di contratto e dissero: ‘Jimmy può cercarsi un altro club’,”.

Questo il racconto di Floyd, che però allo stesso tempo ha svelato che qualche tempo dopo, quando i due si sono rincontrati, Mourinho gli ha addirittura chiesto scusa. ”Non avrei dovuto farlo”, così avrebbe detto il portoghese.