Emergono nuovi retroscena sull’agguato che ha spezzato la vita di Emanuele Burgio al quartiere Vucciria a Palermo.
«Ho comprato la pistola 200 euro da un tunisino e sono andato a rovinarmi» avrebbe detto uno dei tre Romano mentre si trovavano in attesa di essere interrogati. A riportarlo “Gds.it”
Si tratta di una delle tante prove che hanno portato il gip Piergiorgio Morosini a convalidare i fermi e firmare l’ordinanza cautelare in carcere per i tre accusati dell’omicidio.