Abel Hernandez, attaccante dell’Internacional ed ex Palermo, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di “Gianlucadimarzio.com”:
«Ogni stagione c’erano almeno due cambi in panchina. Però questo era il modo di lavorare di Zamparini e credo che abbia fatto anche del bene: alla fine siamo retrocessi, ma lui ha riportato il club in Serie A dopo tanti anni e l’ha fatto andare in Europa. La gente lo deve ringraziare. Il più importante credo sia stato Delio Rossi. Mi ha dato quella fiducia necessaria per giocare con tranquillità. Arrivavo da un calcio meno dinamico e non ero abituato a difendere, lui mi ha fatto capire che per giocare in Serie A dovevo correre».
«Gattuso? Meritava di lavorare di più, perché piano piano stavamo capendo il suo modo di giocare. Tutto lo spogliatoio gli voleva bene ed è stata l’unica volta nella mia carriera che ho visto tutto il gruppo andarlo a salutare al momento dell’esonero. Si era dimostrata una persona importante. Seguo la Serie A e ho visto che sta facendo molto bene al Napoli: credo che abbia tutte le capacità per diventare il miglior allenatore in Italia e anche tra i migliori d’Europa».
«Bortolo Mutti? La più brutta esperienza l’ho vissuta con lui. L’unico con cui non ho avuto un bel rapporto. Non mi ricordo se siamo arrivati a litigare, ma non c’era feeling».