L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” ha realizzato un’intervista a Castrenze Guzzetta, commercialista e delegato provinciale dell’Istituto revisori legali, il quale si è espresso in merito alle offshore (CLICCA QUI per saperne di più): “Guzzetta, partiamo dal fenomeno delle offshore: come e perché vengono sfruttate? «Sono organismi perfettamente legali che hanno sede in un paese estero rispetto a quello in cui operano. Normalmente in uno dei cosiddetti paradisi fiscali e attraggono perché dispongono di grossi capitali, con la garanzia dell’anonimato da parte delle amministrazioni locali. Vengono preferite in alcuni casi perché si evitano prelievi fiscali onerosi. Avere una società in Italia o alle Barbados diverso dal punto di vista fiscale. Non significa granché. II Palermo non si affida a una offshore, si affida ad una società veicolo che non è una offshore. Semmai è una società di diritto inglese che all’interno raccoglierà capitali da soggetti anonimi. II Palermo viene acquistato da un contenitore, il collegio sindacale dovrà fare attenzione più alla tracciabilità dei soldi che ad altro, ma la stessa operazione fatta da Inter e Milan. Quindi starei tranquillo. Baccaglini? La nuova proprietà deve immediatamente immettere liquidità. Viceversa un drastico intervento di ristrutturazione della posizione debitoria».