L’allenatore ex rosanero Francesco Guidolin, è stato intervistato ai microfoni de “Il Resto del Carlino” e ha ripercorso alcuni momenti della sua carriera:
«È stata bella, la prima all’estero. A due passi dallo stadio Louis II ho pure comprato casa, ambiente stupendo. Sarei rimasto volentieri anche per il secondo anno di contratto, poi mi richiamò in Italia il Palermo e ci ero troppo legato. Chiudemmo l’andata terzi, poi nel ritorno siamo calati e abbiamo finito decimi”. E in quella squadra, tra gli altri, c’erano anche gli attaccanti italiani Christian Vieri e Marco Di Vaio, quest’ultimo oggi ds proprio del Bologna. Bologna? La Champions è un risultato straordinario. Chiaro che ti trovi contro le più forti del mondo, ma anche nelle sconfitte il Bologna non ha sfigurato. Ora è tempo di fare punti”. E su Italiano, conclude: “Ottimo allenatore, ha avuto il coraggio di raccogliere l’eredità pesante di Motta insieme a una squadra che in estate ha perso qualche pezzo importante. Ora però vedo un Bologna in crescita e questo mi fa dire che col Monaco se la può anche giocare: perché no, puntando alla vittoria».