Dopo i video in tenuta mimetica dalle strade di Kiev, il presidente ucraino Zelensky torna a parlare in una conferenza stampa ufficiale. La scelta dicharata è ancora quella di non abbandonare il suo Paese in guerra e dai microfoni pronuncia ancora una volta il grido di battaglia «Vinceremo». L’esortazione rivolta «ai militari, alla guardia nazionale, alla polizia nazionale, alla difesa del territorio, al servizio speciale e ai cittadini ucraini» è quella di continuare a resistere contro l’aggressore russo. «Le forze governative controllano ancora Kiev e i punti chiave della città», ha poi rassicurato il presidente, sottolineando come le forze ucraine abbiano vinto, «contrariamente a quanto la disinformazione voglia far credere». Il discorso di Zelensky è continuato con il racconto delle ultime ore di resistenza: «Stiamo trattenendo con successo gli attacchi dei nemici. Sappiamo che stiamo difendendo la nostra terra e il futuro dei nostri figli. Gli occupanti volevano allestire il loro burattino nella nostra capitale. Non ci sono riusciti». Il duro resoconto del presidente ucraino sugli ultimi attacchi russi è dettagliato: «Il nemico usa tutte le sue armi, l’artiglieria, i paracadutisti, tutte le sue armi. Stanno colpendo aree residenziali, stanno cercando di distruggere le infrastrutture energetiche e tutti dovrebbero aiutarci a fermare questa occupazione».
L’appello va poi va all’Europa: «Dopo le discussioni con i leader dell’UE negli ultimi giorni, inclusa l’esclusione della Russia dal sistema di pagamenti Swift credo più che mai che l’Ucraina dovrebbe entrare a far parte dell’UE e che i suoi cittadini dovrebbero avere gli stessi diritti». Il riferimento al sistema Swift è uno dei temi più affrontati dal presidente con i leader dell’Occidente. «Ne abbiamo discusso oggi. Tutto l’equipaggiamento e l’aiuto militare della difesa stanno arrivando in Ucraina e stanno proseguendo i lavori per disconnettere la Russia da Swift. Spero che l’Ungheria sostenga questa decisione». L’appello di Zelensky continua verso la solidarietà da dimostrare in fatti e non a parole. «Avremo molto lavoro da fare per ricostruire la nostra Ucraina. Tutti coloro che possono difenderlo all’estero, lo facciano direttamente in modo unito. Ogni amico dell’Ucraina che vuole unirsi all’Ucraina nella difesa del paese, per favore, vieni qui, ti daremo le armi. Verrà annunciato a breve come questo può essere fatto. Tutti quelli che stanno difendendo l’Ucraina sono degli eroe».
La reazione di Mosca alle parole di Zelensky non è tardata ad arrivare. «Il presidente ucraino è già fuggito da Kiev», attaccano i russi, sostenendo la fuga del presidente dell’Ucraina dal Paese insieme al suo entourage. «Ha abbandonato il Paese ieri e ora si trova a Leopoli». Ma ci sarebbe di più. Secondo Mosca tutti i video che Zelensky ha diffuso finora sui social mostrandosi nella capitale sarebbero stati pre-registrati. A riferirlo in particolare è il presidente della Camera bassa del Parlamento russo (Duma), Vyacheslav Volodin. «Zelensky è fuggito frettolosamente da Kiev», ribadisce. « È fuggito con il suo entourage a Leopoli, dove è stato fornito alloggio a lui e ai suoi assistenti». Smentendo la veridicità anche dell’ultimo video diffuso su Telegram.