Guerra in Ucraina, il ds dello Shakhtar attacca l’ambasciata italiana: “Nessun aiuto”
“In questo momento siamo a Kiev, non siamo riusciti a venire via in tempo per vari motivi, onestamente anche per errori di qualcuno, non nostri. Da uomini di sport abbiamo fatto la scelta di stare qua ad aiutare i nostri ragazzi, dopodiché penseremo anche a noi come venirne via”.
Sono le parole ai microfoni di Rai Radio2, ospite di “Campioni del Mondo”, il direttore sportivo dello Shakhtar Donetsk, Carlo Nicolini. “Per il momento abbiamo scorte di cibo – prosegue raccontando del club ucraino bloccato nella capitale – e siamo in contatto con il Console e con l’ambasciata per capire cosa è meglio fare, anche se abbiamo capito che dobbiamo arrangiarci perché grossi aiuti non ne avremo. Mi assumo la responsabilità di quello che dico. Il Console lo sentiamo quotidianamente e cerca di tranquillizzarci. Non siamo gli unici italiani qui a Kiev, avrà sicuramente un’ambasciata già piena con altre persone da supportare. Però a parte darci qualche consiglio, finora non abbiamo ricevuto nessun tipo di appoggio”.