Guerra a Zamparini per i terreni del Conca d’Oro: “Stima errata, ecco quanto valgono”

E’ guerra a Zamparini per i terreni su cui sorge il Centro Commerciale Conca d’Oro: “Il contratto su cui si fonda la costruzione del centro commerciale Conca d’oro deve essere annullato” sostengono i vertici dell’Ipab Principe di Palagonia, che hanno dato mandato agli avvocati di citare in giudizio la Immobiliare Malu della famiglia Zamparini. Secondo l’Istituto pubblico di assistenza e beneficenza, la permuta dei terreni sarebbe viziata da irregolarità, riguardanti l’errata stima del valore di fondo Raffo. Prima l’Agenzia delle Entrate, poi la Commissione tributaria hanno rivalutato il prezzo dell’area: da 6 milioni di euro a 28 milioni, poiché nel frattempo è subentrata la variante al Piano regolatore del Comune di Palermo che ha dato il via libera alla trasformazione urbanistica in area di edilizia commerciale per 108 mila dei 160 mila metri quadrati totali di fondo Raffo. Equitalia adesso chiede un milione e mezzo di euro di imposta di registro da pagare, contestualmente la Malu ha chiesto di rateizzare la cifra.
L’Ipab ha dato mandato all’avvocato Francesco Todaro di avviare la battaglia giudiziaria, dopo il fallimento del tentativo di trovare un accordo in agosto: “Abbiamo rispedito al mittente la richiesta di negoziazione e ora aspettiamo di conoscere il contenuto dell’azione civile per valutarne innanzitutto la fondatezza nel merito e in subordine la scadenza dei termini di prescrizione” le parole del legale della Malu, l’avvocato Enrico Sanseverino.
Inoltre, essendo l’Istituto un ente pubblico, l’offerta di sei milioni di euro della famiglia Zamparini avrebbe dovuto seguire i criteri dell’evidenza pubblica. Invece si sarebbe svolta una trattativa privata con la Malu basata, oltretutto, su alcune condizioni tra cui la congruità del prezzo che avrebbe dovuto essere stabilito non dal Comune di Palermo ma dall’Agenzia del Territorio, che è poi lo stesso organismo a cui si è rivolta un’altra Agenzia, quella delle Entrate, per stimare al rialzo il valore di fondo Raffo. Il contratto di permuta prevedeva, infine, anche l’impegno della Immobiliare a costruire alcuni edifici per ospitare una casa di riposo gestita dall’Ipab. I locali sono pronti, ma l’istituto Palagonia non si è presentato il giorno in cui il notaio doveva ratificare la consegna come atto finale dell’operazione.