Greta Beccaglia, la giornalista diventata tristemente famosa per essere stata palpeggiata in diretta tv lo scorso 27 novembre dopo Fiorentina-Empoli, ha archiviato la vicenda e, dopo la fine del processo, ha parlato al settimanale “Grazia”.
Ecco le sue parole:
«Finalmente messo un punto alla vicenda? Sì, e sono felice. Anche se mi stanno insultando tutti sui social, come se io avessi commesso qualcosa di sbagliato, ma non è così. Purtroppo, come già un anno fa, quando è successo il fatto, anche ora sono travolta da insulti terribili. Quel che è peggio è che molti arrivano da donne. Dicono che ho rovinato la vita a quest’uomo. Ma io gli ho solo detto che quello che stava facendo non andava bene. Io sono stata educata così e credo che sia giusto dire a un uomo di non toccarti, se non lo vuoi. Senza consenso, c’è solo violenza. Ho solo fatto capire che stava violando il mio diritto a non essere molestata e infastidita mentre stavo lavorando. So che le sentenze non vanno commentate, ma mi sento felice. Ora posso respirare. Ordine dei giornalisti e Associazione della stampa mi sono stati vicini e li ringrazio. Se arriveranno i soldi del risarcimento, li devolverò a un’associazione che si occupa di contrasto alla violenza sulle donne. Non volevo dirlo ma, visti i messaggi che ricevo, voglio che si sappia. Mi insultano anche per questo? Dicono che mi sono fatta pubblicità e che ho preso dei soldi. È tutto falso. Anzi, è stata molto dura. Perché è grave quanto mi è accaduto? Perché non è normale che un uomo si senta autorizzato a toccarti, a molestarti. Spero che dopo questa vicenda i ragazzi tengano le mani in tasca».