“Grazie Spalletti ma con la Nazionale non ci voglio giocare”: ha detto no alla chiamata dell’Italia | Mai più in azzurro
Il calciatore ha rifiutato senza indugi la chiamata del ct, che però non farà adesso dietrofront vista la situazione che sta vivendo.
Le nazionali stanno vivendo un periodo di pausa. I prossimi impegni infatti sono previsti per il mese di marzo. Per quanto riguarda la nostra selezione proprio in quel periodo ci sarà la doppia sfida alla Germania valevole per i quarti di finale della Nations League. Sarà un appuntamento importantissimo, e non tanto per la competizione in questione, ma per un altro motivo.
Infatti vincendo con i tedeschi l’Italia andrebbe ad ottenere un girone per la qualificazione al Mondiale molto più semplice. Ecco perché dunque Luciano Spalletti si è già messo al lavoro sia per cercare di arginare i prossimi avversari, e sia per capire quali saranno i calciatori da convocare.
Ed è proprio in merito alle convocazioni che di recente è venuto alla luce un secco rifiuto da parte di un giocatore, che aveva ricevuto la chiamata del commissario tecnico azzurro. Una scelta che però ad oggi starà sicuramente rimpiangendo, visto che le cose per lui non stanno andando per il meglio.
Un secco rifiuto per la maglia azzurra
Nella passata stagione Matias Soulé è letteralmente esploso a Frosinone, tanto che il ct Luciano Spalletti ha provato anche a convincerlo a vestire la maglia azzurra. Il classe 2003 però, ai microfoni di Sky Sport, ha declinato subito tale invito. ”Ringrazio Spalletti, ma io mi sento argentino”.
Queste affermazioni però ascoltate oggi lasciano riflettere. Dopo il suo trasferimento alla Roma l’attaccante non è riuscito ad imporsi, e di conseguenza non è stato mai più chiamato dall’Albiceleste. E chissà se oggi sta rimpiangendo di aver rifiutato la chiamata italiana, che magari avrebbe potuto dargli qualche chance in più di affermarsi.
Brusca frenata nella crescita del calciatore
Come dicevamo in precedenza, da quando è passato nella Capitale il ragazzo non ha trovato continuità di rendimento, e adesso con mister Claudio Ranieri in panchina lo spazio per lui è diventato sempre minore.
Per questa ragione dunque non è da escludere per lui una cessione, magari anche in prestito, in questa sessione di mercato invernale, in modo da ritrovare lo smalto degli scorsi mesi e tornare a sognare la chiamata dell’Argentina.