Intervistato da “Il Corriere della Sera” il presidente Federale Gabriele Gravina torna a parlare dell’addio di Mancini e non si trattiene.
Ecco le sue parole:
«Ci sono rimasto male, avevamo un rapporto di amicizia e professionalità- aggiunge Gravina- non ho mai fatto invasioni di campo, non ho mai chiesto la formazione. Non mi meritavo parole così. Eliminando la clausola in caso di mancata qualificazione a Euro 2024?- risponde Gravina- Stendiamo un velo pietoso, le sue motivazioni sono deboli e superficiali”.
E sui presunti interventi sullo staff, considerati rivoluzionari da Mancini, la risposta è ancora più decisa: “Solo Evani era uscito. Ed era in nazionale prima dell’arrivo di Roberto. Recentemente gli abbiamo rinforzato il gruppo con Barzagli e Gagliardi indicati da lui. Considerati i rapporti personali avrei apprezzato di più se Mancini avesse espresso la sua volontà guardandomi negli occhi. Spalletti? Mi ha mostrato un entusiasmo contagioso dalla prima telefonata. La clausola? E’ una questione sua col Napoli, la FIGC non ha mai pensato di subentrare».