«La speranza è che il campionato possa riprendere e quindi concludersi, seppure in ritardo rispetto a quanto previsto. In alternativa, sono già allo studio diverse opzioni. Qual è la data ultima per riprendere il campionato alla luce delle parole del ministro Spadafora? Aspettiamo di capire quale riferimento verrà inserito nel nuovo Decreto, ovviamente ci atterremo alle indicazioni della comunità scientifica e del Governo. Nel frattempo, parteciperemo alla riunione di domani con la Uefa per capire bene qual è lo scenario a livello internazionale. Comunque, ripartire entro il mese di maggio ci consentirebbe di concludere il campionato con un leggero sforamento. Le date le stabiliremo quando il quadro sarà chiaro. La mia premura è stata di ribadire che il processo di iscrizione ai campionati dura circa 20/30 giorni, quindi dobbiamo tener conto di questi tempi tecnici prima di riprendere l’attività. Il tutto dovrà essere armonizzato a livello europeo perchè i nostri Club giocano le Coppe internazionali, eventualmente cercheremo di comprimere il più possibile le date senza penalizzare troppo la prossima stagione sportiva. Anche la determinazione della classifica di tutti i campionati spetta al Consiglio Federale, non solo l’assegnazione dello scudetto. Non ho perso la speranza di tornare in campo, ma stiamo studiando diverse opzioni e prima di decidere faremo una valutazione che tenga presente il minor rischio di conflittualità all’interno del mondo del calcio. Dopo un periodo così difficile, non sarebbe veramente auspicabile. Sono preoccupazioni reali. La base della piramide del calcio italiano è la più esposta, rischiamo di dover rinunciare ad un numero ingente di società. Stessa cosa, non in termini numerici ovviamente, rischia di avvenire in Lega Pro. Per impedire che questo avvenga, stiamo lavorando senza sosta individuando norme federali ad hoc e promuovendo azioni legislative di sostegno al nostro settore. Il Fondo Salva Calcio, con la partecipazione diretta della Figc, e mi auguro anche della FIFA, della UEFA, magari anche con l’1% derivante dalle scommesse che abbiamo chiesto al Governo, sarà uno strumento utile per impedire questa emorragia». Queste le parole di Gabriele Gravina, presidente della Figc, rilasciate ai microfoni di “Italpress” in merito all’emergenza Coronavirus e alla ripresa dei campionati.