«Io non ho salvato nulla, ho solo svolto il mio ruolo con coscienza e responsabilità, chiedendo aiuto a tutti coloro che volevano dare un contributo alla tutela dell’interesse del calcio italiano, sapendo che si dovevano mandare diversi rispetto al semplice giocare a calcio. Dovevamo toccare la sensibilità di chi ci seguiva. Abbiamo agito con grande determinazione, in alcuni momenti avevo intuito che si organizzavano correnti di pensiero che miravano a bloccare la bellezza del nostro mondo soltanto perché altre attività erano state bloccate. Senza capire la complessità del mondo del calcio, che va oltre l’aspetto semplicistico del dato economico. La massima soddisfazione l’ho condivisa con i miei collaboratori quando abbiamo visto l’entusiasmo che ha generato la ripresa dei campionato. Credo sia il massimo della soddisfazione che si può provare quando si ricopre un ruolo come il mio». Queste le parole del presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, rilasciate ai microfoni di “TMW” in merito alla ripresa del calcio italiano.