Gravina: «Ecco come voglio cambiare il calcio in Italia»

Il presidente della Lega Pro Gabriele Gravina intervistato da il “Corriere dello Sport”, ha parlato della sua idea di calcio. Queste le sue dichiarazioni: «Lavoro ad una rivoluzione che riveda la struttura stessa dei campionati. Il mio progetto è pronto e vorrei proporlo a Tavecchio. C’è un modello nuovo con una Serie A che resterebbe immutata con venti o diciotto squadre; una B1 con venti club; una B2 a quaranta. Poi ci sarebbe la New League, una fascia-cuscinetto col potere di avvicinare al professionismo e che aiuti a creare l’agorà, un centro di sviluppo e di valorizzazione della polis. Sarebbe un modo per alzare l’asticella, un sistema per rilanciare questo calcio che è migliore di ciò che a volte appare. Penso che riformare il terzo livello di professionismo possa rappresentare una soluzione vincente e i benefici maggiori sarebbero i club di Serie A. Non solo: aumenterebbero i posti di lavoro per i calciatori, le retrocessioni dalla Serie C sarebbero sotto controllo. Se temo resistenze? Non tocchiamo la A e la B, non va temuta la riduzione. In C sono cresciuti calciatori, arbitri e i migliori italiani del momento».