«Garantire la sostenibilità del sistema calcio. Gli emolumenti di cui oggi i nostri club sono gravati, fondano la loro ragione d’essere in una dimensione di ricavi che oggi non ha più riscontro nella realtà. Tale aspetto è di stretta attualità e lo dimostra il fatto che è già stato dibattuto con alcuni sporadici accordi in quasi tutte le federazioni europee e le leghe.
In Italia, solo per quanto riguarda la voce ricavi da botteghino, ovvero gli incassi da stadio, si prevede una perdita per la serie A di 360 milioni di euro più 260 milioni di mancate partnership. Il momento è serio e servono risposte concrete in grado di fare gli interessi di tutti, compresi quelli che oggi potrebbero dissentire».
Queste le parole pubblicate nella Lettera del presidente della Figc, Gabriele Gravina, mandata alla Uefa e la Fifa in merito al momento che sta vivendo il calcio.