Gravina: «Caso Reggina? Le leggi dello Stato non sono coerenti con le norme FIGC»

Il Preisdente della Figc Gabriele Gravina ha espresso la propria posizione a margine dell’incontro con la delegazione della Nazionale Under 20 di ritorno dal Mondiale in Argentina.

Ecco le sue parole:

«Il cosiddetto ‘caso Reggina’ è stato possibile perché le leggi dello Stato non sono coerenti con il più stringente quadro normativo federale. Sull’argomento è bene fare chiarezza, non è possibile chiedere giustamente il rispetto delle norme e della centralità della Covisoc, ma contemporaneamente abolire nel decreto attuativo della riforma dello sport l’art.12 che riconosce ruoli e poteri della stessa commissione che verifica il rispetto dei requisiti economico-finanziari dei club professionistici. Gli organi di giustizia della Figc hanno applicato le norme a difesa dell’equa competizione e infatti hanno sanzionato chi, pur in costanza di una legge che glielo consentiva, non ha provveduto a pagare quanto previsto dalle norme federali. Ho chiesto al Ministro Abodi di agire prontamente per impedire che le leggi dello Stato rendano vani gli sforzi della Figc a difesa dell’equilibrio competitivo del sistema calcio».