Intervistato da “Il Giornale” Mattia Grassani, avvocato che lavora a stretto contatto con il Napoli da ormai diversi anni, ha affrontato il tema dell’emergenza sanitaria nel mondo del calcio.
Ecco le sue parole:
«Sul piano del diritto del lavoro la mera positività non dà luogo a richieste risarcitorie, ma se derivasse da condotte contrarie alle norme o comunque negligenti, la società potrebbe agire verso il dipendente. In questo caso si parla di irrogazione di sanzioni disciplinari, con possibilità di avanzare richieste risarcitorie proporzionali al pregiudizio subito per violazioni delle norme di legge in materia di prevenzione da contagio. La certificazione verde non rappresenta solo una questione di regole, ma va vista anche a tutela dei compagni e del gruppo di lavoro. In caso contrario ci sono i presupposti affinché un calciatore possa essere escluso dall’attività della prima squadra, senza incorrere in inadempimento contrattuale».