L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma sulla trattativa tra Mirri e lo sceicco a capo del Manchester City.
L’attesa sale in maniera esponenziale e non solo a Palermo perché la rinascita di un club come quello siciliano, che rappresenta la quinta città italiana per numero di abitanti, sarebbe un volano per l’intero movimento calcistico del nostro Paese. I tempi della conclusione, però, non paiono strettissimi e non tanto per questioni economiche (la cifra non è certo un problema per un colosso come City Group e la situazione economica del club è a prova di diligence), quanto perché si intreccia a doppio filo con le questioni di campo.
Il Palermo, come accennato, è infatti impegnato nei playoff di Serie C e vendere una società in Serie B o ancora in Lega Pro non è esattamente la stessa cosa. Baldini ha già garantito ai cronisti palermitani che queste notizie non distrarranno la squadra ma, casomai, garantiranno al gruppo una spinta motivazionale in più. E, in ogni caso, il risultato sportivo non dovrebbe condizionare il buon esito della trattativa quanto, piuttosto, i termini economici. C’è qualcosa di nuovo, anzi d’antico nella Palermo di oggi che si rispecchia nella “Balermus” (storpiatura del nome greco Panormus) araba. Quella in cui cristiani ed ebrei vivevano in armonia con i musulmani. Fu, quello, uno dei periodi più prosperi e luminosi nella storia della città: chissà se anche il calcio potrà aiutare a farlo tornare.