L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” riporta un’intervista a Gondo attuale calciatore della Reggiana.
Cedric Gondo ha solo 26 anni ma già alle spalle “diverse” carriere. Cadute e rinascite: una di queste ultime la sta vivendo alla Reggiana. Una sua doppietta allo Spezia aveva regalato a Nesta i primi tre punti in campionato, domenica contro il Venezia grazie a lui è arrivata la prima vittoria in casa. Insomma, quando segna Gondo la Reggiana vince. «Il merito va a tutta la squadra che spende tantissimo per portare a casa la vittoria – ha detto l’attaccante ivoriano con cittadinanza italiana -. Contro il Venezia, per esempio, in tanti abbiamo finito con i crampi. Con la Feralpisalò ci aspetta una nuova battaglia, corrono e lottano molto come abbiamo visto nel primo tempo a Catanzaro. Hanno bisogno di punti e sarà molto dura».
L’arrivo in Italia a sette anni con la famiglia. Tanti sacrifici? «Come tutti quelli che arrivano da lontano. Non parli la lingua, non conosci la cultura… Ma non smetterò mai di ringraziare questo Paese tanto accogliente che ha dato un futuro a me alla mia famiglia».
Da giovanissima star del docu-film di Mtv Calciatori – Giovani speranze , girato con la maglia della Fiorentina, a calciatore fatto e finito… «Quell’esperienza in televisione fu bella e spensierata ma un po’ da ragazzino… Oggi mi sento un uomo maturo».
Undici punti avendo già incontrato sei big: Palermo, Parma, Cremonese, Spezia, Bari e Venezia. Non male per una neopromossa. «Già… sono anche le squadre che hanno speso di più e le favorite per la promozione. La Reggiana c’è, gioca, lotta e ha un allenatore che la mette bene in campo: ci sono tutti gli ingredienti per fare un buon campionato».
E il pubblico ha risposto: 6.606 abbonati, record per il club in Serie B. «I tifosi sono un fattore chiave per una neopromossa, e qui a Reggio in modo particolare, da sempre. Ci danno la carica quando magari fra di noi non riusciamo a trovare lo spirito giusto».