Gomis: «Palermo super. Desplanches? Non c’è competizione fra noi»
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” riporta un’intervista al nuovo portiere rosanero Gomis.
Quattro fratelli, quattro portieri. Già questo dettaglio basterebbe per fare di Alfred Gomis un personaggio interessante. Ma c’è di più: il gigante senegalese ha molto altro da raccontare. E se qualcuno ha pensato che il club rosanero ha preso un secondo di Desplanches, si sbaglia. Gomis non è di questo avviso. È venuto per giocarsela, è entusiasta del progetto Palermo e non intende essere un comprimario a priori: «Avevo altre opportunità – racconta Gomis – potevo scegliere altre strade. Ma qui mi sento coinvolto, mi sento utile e importante».
Competizione con Desplanches
«Io sono stato preso per dare il mio contributo, così come farà senz’altro Sebastiano. La squadra è la cosa più importante: non c’è competizione tra noi, ma voglia di mettersi a disposizione per raggiungere l’obiettivo. Per riuscirci serve coesione, non dualismo. Dobbiamo dare il massimo in allenamento, stimolandoci l’un l’altro giornalmente per mettere in difficoltà l’allenatore».
Rapporto con Desplanches
«Abbiamo lavorato poco insieme negli ultimi giorni perché “Seba” si sta ritrovando dopo l’infortunio della passata stagione e quindi nei primi giorni a Livigno ha lavorato a parte. Ancora non c’è stato modo di approfondire la nostra conoscenza. Avremo tempo. In ritiro l’obiettivo è creare un gruppo solido, quindi stare tutti assieme».
Scelta di Palermo
«Il progetto che mi ha illustrato il direttore De Sanctis mi ha convinto. La trattativa col club si è chiusa in tempi rapidi, sono contento di essere arrivato il primo giorno di ritiro per integrarmi al meglio».
Influenza di De Sanctis
«Decisamente, perché calcisticamente parliamo la stessa lingua».
Opinione sul nuovo Palermo
«Sta nascendo una bella squadra, un bel gruppo. Ci sarà chi andrà via e chi arriverà, è il mercato, lo sappiamo, ma c’è armonia, si lavora bene. Il clima è quello giusto».
Scelta del numero 16
«In Francia la maglia numero 16 appartiene storicamente ai portieri. E visto che la numero 1 era già occupata da “Seba”, che ce l’aveva dall’anno scorso, ho optato per la 16».