PALERMO

Gomis: «Ancora non so se vivrò in centro o a Mondello. Aspettative? Sappiamo bene cosa sia Palermo»

L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” riporta un’intervista al nuovo portiere rosanero Gomis.

Tre anni in Francia da protagonista, poi ai margini. Cosa è successo? «Nel calcio capitano anche questi momenti. Per ragioni che non sto qui a raccontare si è creata una situazione un po’ particolare al Rennes, dopo due anni bellissimi. L’anno scorso ho accettato di andare in prestito al Lorient per rimettermi in gioco, anche se sapevo che loro avevano un portiere titolare e che avrei dovuto fare il secondo».

Esperienza francese «Mi sono tolto grandi soddisfazioni, sia col Digione che al Rennes, dove ho avuto la possibilità di giocare anche le coppe europee. È aumentato il mio bagaglio di conoscenze. Mi sono arricchito umanamente e professionalmente».

Aspettative per Palermo «Sappiamo bene cosa sia Palermo, il calore dei palermitani, la tradizione. Spero che i tifosi ci diano una spinta decisiva, anche se dobbiamo essere bravi noi a trascinarli. Riguardo alla città, tutti coloro che sono stati a Palermo me ne hanno parlato benissimo: è un posto incredibile, anche per storia e cultura».

Vita a Palermo «Ancora non so se vivrò in centro o a Mondello. Forse il centro è un po’ caotico, ma non escludo nulla. Deciderò a tempo debito con mia moglie Maxine, anche in base alle necessità familiari e di mio figlio Gael».

Famiglia di portieri «Sì, anche papà da ragazzo in Senegal faceva il portiere. Poi è passato in difesa ed è arrivato in Italia per fare un provino da difensore. Le cose non sono andate bene perché si è infortunato, ma ha preferito restare. E grazie alla sua scelta, successivamente siamo arrivati anche noi familiari. È vero, i miei tre fratelli sono tutti portieri, ma per noi non è una cosa straordinaria, la viviamo con normalità, ci siamo abituati».

Published by
Redazione Ilovepalermocalcio