L’edizione odierna de “Il Corriere dello Sport” racconta Edoardo Goldaniga a 360°, attraverso le parole del diretto interessato. Ecco quanto si legge nell’intro dell’intervista: “Cari lettori e tifosi, provate ad immaginare una melodia di Natale, l’atmosfera di festa e uno stadio pieno di gente dove fiocca la neve e splendono le stelle. Entro in campo, sono Edoardo Goldaniga e mi chiamano Goldrake, il mitico robot simbolo di un’intera generazione. Sono cresciuto nel racconto di papà che favoleggiava in un’ala sinistra scattante e veloce che un giorno del lontano 1951 con la maglia dell’Atalanta segnò un gol, il suo primo in serie A, proprio al Palermo. Il mio Palermo. Oggi nonno Giacinto sarebbe orgoglioso di me. Sognavo il debutto in A. L’ho avuto, da brividi. A Natale sarò finalmente a casa mia, ma prima andrò due giorni in Spagna con Lazaar, il fratellino. A Capodanno invece testa alla Fiorentina. Per me è la stagione decisiva. E comunque il mio champagne si chiama Fanta. Non bevo neanche il caffè. Vado a pane e calcio. Intanto domani, la Sampdoria, vediamo di vincere è fondamentale chiudere l’anno in bellezza. Cara Samp anche noi abbiamo necessità impellenti e Barcellona mi aspetta…Intanto mi rilasso e vi racconto i miei 22 anni”.