L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul Palermo e sull’allarme in difesa.
I due gol incassati dal Palermo domenica scorsa contro il Lecco sono stati come pugni nello stomaco per dirla alla Corini e hanno lasciato contenti solo quelli del Lecco che hanno espugnato il Barbera portando a casa i tre punti. Non che i numeri, i dati e le statistiche della retroguardia rosanero non siano più tra le migliori del campionato, ma le modalità in cui sono arrivate le reti dei lombardi fanno accendere quantomeno un altro cam- panello d’allarme. In più vanno tenuti in conto i numeri: il Palermo nelle prime otto partite aveva subito 4 gol (media 0,50 a gara), nelle ultime due ne ha presi altrettanti, ovvero due a match.
Troppi. E se nelle precedenti gare la metà dei gol subiti era arrivata con delle conclusioni piuttosto inaspettate dalla lunga distanza, i guizzi di Crociata e Sersanti sono invece giunti con tiri ravvicinati e alla fine di azioni che hanno trovato impreparata la retroguardia rosanero. Considerando i match interni, il Palermo ha subito sei reti in cinque gare, una media leggermente superiore di un gol a partita. Meglio della formazione di Corini hanno fatto Parma e Spezia, con soli tre gol subiti in casa, Ascoli, Brescia, Bari e Ternana, con cinque. Discorso diverso se si analizzano i dati complessivi, con i rosanero che risultano essere la seconda miglior difesa dopo il Brescia. Pigliacelli ha subito solo otto gol. L’unica squadra ad avere una difesa meno perforata è appunto quella lombarda, che però ha disputato una gara in meno rispetto al Palermo.