L’edizione odierna de “Il Gazzettino” si sofferma sulla gara tra Venezia e Palermo e le parole di Denis Godeas.
«Impossibile dire dove potrà arrivare, data la competitività verso l’alto di questa Serie B. Il Venezia però ha tutto, a partire da un Pohjanpalo impressionante, per stare al vertice divertendo». La pensa così Denis Godeas, bomber arancioneroverde da 38enne nella promozione di dieci stagioni fa nella Serie C unica, omaggiato martedì al Penzo con la casacca numero 99 dal club lagunare. In realtà l’ariete di Medea, per il secondo anno alla guida del Sistiana in Eccellenza friulana, era un ex anche del Palermo e, visto l’epilogo, qualche piccolo imbarazzo lo ammette. «Visto che mi ha invitato il Venezia mi è dispiaciuto il risultato finale – sorride Godeas – al termine di una sfida di ottimo livello per la B, più incerta di quanto il 3-1 non faccia pensare. Si sono affrontate alla pari due squadre forti, attrezzate per stare dove conta.
Un faccia a faccia vissuto sulla sfida a distanza tra i due cannonieri, osservati con particolare attenzione dal loro ex colleghi. «Brunori ha vissuto la tipica serata di grazia segnando una tripletta con quattro tiri, del resto è noto il suo valore. Pohjanpalo però mi ha davvero impressionato, l’ho osservato spesso in televisione ma dal vivo ho visto quanto lavori per i compagni. È fortissimo, ha gamba e fisico, è determinato e cattivo. Occorre trovare il modo di fargli arrivare più palloni perché lui fa molto per la squadra. Mi ha colpito più di Brunori e lo prenderei subito».
Non a caso, proprio per far sentire meno solo Pohjanpalo, mister Vanoli gli ha affiancato per la prima volta dal 1’ Gytkjaer. «Non mi ha mai esaltato la soluzione del doppio centravanti, nemmeno quando mi è capitato da giocatore, perché alla fine si finisce per pestarsi i piedi ed è più difficile incidere entrambi. Per altro il 4-4-2 richiederebbe ali con certe caratteristiche, in questa prospettiva il Venezia ha forse qualche diffettuccio di costruzione. Ho visto una squadra ancora alla ricerca della giusta alchimia, con grande potenziale anche in Busio ad esempio, magari sarebbe servita la “sana ignoranza” di un Lucioni. Il Palermo ha vinto poi grazie al miglior impatto avuto dai giocatori entrati in corsa, vedi Mancuso, a me Pierini piace ma non ha inciso. Ecco, magari per permettersi sempre insieme e non a spot Pohjanpalo-Gytkjaer sarebbe servito un sostituto di scorta con le loro caratteristiche».
Dove può arrivare il Venezia, domani (ore 14; tifosi lagunari finora 280) atteso al riscatto a Modena? «Vanoli è un tecnico molto bravo e saprà trovare la quadratura migliore. L’organico è di ottimo livello e le prospettive sono buone. Splendida poi l’atmosfera di entusiasmo respirata al Penzo, io custodisco grandi ricordi. Non sarà il Real Madrid, ma è fondamentale far respirare alla gente un progetto a lungo termine e un calcio serio».