L’edizione odierna di Tuttosport si sofferma su Mattia Felici che ha attirato gli interessi della serie A.
La qualità ha ancora un senso in questo calcio dove si gioca troppo e il livello tende ad abbassarsi. E la qualità balza all’occhio. Così quando vedi un esterno, che tiene la fascia con personalità, salta l’uomo, regala alla propria squadra superiorità numerica e magari sa anche entrare nel campo per chiudere l’azione attaccando la porta, l’occhio dell’osservatore comincia a brillare. In serie B ci sono almeno due giocatori giovani con queste qualità, non a caso destinati a traslocare, prima o poi, nel piano di sopra.
Sono Mattia Felici e Luca D’Andrea. L’ala della Feralpisalò, 3 gol e 3 assist in campionato, 1+1 in Coppa Italia, 22 anni, è planato in B arrivando dai Dilettanti e dalla Lega Pro. Quattro anni fa era in serie D nel Palermo con Lorenzo Lucca, in prestito dal Lecce dove minorenne aveva già esordito in B e fatto una panchina in A. Romano, l’avventura in Salento non era poi proseguita secondo i migliori desideri. Al punto che gli osservatori di Corvino avevano messo una croce sulla futuribilità del ragazzo, lasciato andare alla Triestina dov’era diventato di proprietà. Di lui però si è ricordato l’estate scorsa il ds della Feralpisalò Andrea Ferretti, che in un primo tempo l’ha preso in prestito, ma che ha già predisposto i piani per il riscatto. Perché il giocatore c’è tutto. Con Zaffaroni fa il quinto. Preferibilmente a sinistra per rientrare sul piede forte, ma anche quando parte da destra sa essere un fattore. La sua facilità di corsa lo porta a coprire tutta la fascia, garantendo anche quella fase difensiva che nel calcio moderno non può mancare, a maggior ragione nel sistema di gioco del 3-5-2.
Se la Feralpisalò riuscirà a salvarsi, Felici sarà un intoccabile nel prossimo campionato dei lacustri. Altrimenti sarà giusto dargli spazio su palcoscenici che si sta meritando. Anche perché a Mattia Felici guardano pure dalla serie A. C’è chi a Lecce vorrebbe provare a riprenderselo, ora che ha acquisito ben altra maturità, ma sono state Frosinone ed Empoli le prime a chiedere informazioni alla società del presidente Pasini. «Sto lavorando duro per dimostrare di meritare la serie B – dice Felici – anche se quando ero a Palermo sembrava già di giocare per una squadra di quella categoria. Ho fatto la gavetta com’era giusto che fosse, ora mi godo il momento e penso a salvarmi con la Feralpisalò».
In prestito secco, dal Sassuolo, è Luca D’Andrea, gioiellino del Catanzaro. Tre anni più giovane di Felici, ha avuto bisogno di un po’ di assestamento come dimostrano le sole cinque presenze nell’undici titolare con Vivarini, che però da tre partite a questa parte lo schiera già al fischio d’inizio. Il Nazionale Under 20 è ancora a caccia del primo gol, ma intanto ha già messo a referto due assist. Nel 4-4-2 del Catanzaro, che diventa 4-2-4 (dall’altra parte c’è infatti un’altra ala pura come Vandeputte), serve però anche lavorare nella metà campo difensiva. E in questo D’Andrea può e deve migliorare. Vivarini è convinto: «Se fa pure questo step, è un giocatore da serie A». Il ragazzo, che con il Sassuolo nella prima parta della scorsa stagione era stato fatto partire cinque volte nell’undici titolare da Dionisi, non è tipo che si accontenta e di fronte a chi si complimenta per come si sta ambientando nel suo primo anno in serie B, assicura: «Posso fare molto di più».