“Sembra un tasto che aspetta di essere suonato Ezio Glerean. Il suo esonero, il primo da presidente del Palermo di Maurizio Zamparini, gli brucia ancora. Ad Ancona, racconta, era già tutto deciso prima del calcio d’inizio della partita persa dai rosa 4-2. «Sono passati tanti anni – dice – Si cominciava una nuova avventura con entusiasmo in una società blasonata. Purtroppo mi sono imbattuto non tanto in Zamparini, che è rimasto uno dei pochi che ha messo denaro e passione, quanto in un personaggio che non capiva quello che stavo facendo. Mentre con il senno di poi dal presidente mi sono arrivati attestati di stima. Sono questi personaggi che hanno distrutto il nostro calcio. Solo un cieco o chi non vuole vedere verso dove stiamo andando non capisce che la colpa è dei direttori sportivi e degli intermediari». Il suo esonero lo attribuisce ancora oggi a Rino Foschi. «Sono entrate figure come capistazione, postini e robe simili – dice Glerean – e i presidenti li hanno lasciati fare. La piazza è ancora legata a Foschi? Ci credo, con il soldi di Zamparini era facile lavorare. I presidenti hanno dato il giocattolo in mano a queste persone tutte legate fra di loro e con i procuratori e quello che vediamo oggi è il risultato». […]”. Questo un estratto dell’intervista a Ezio Glerean, ai microfoni de “La Repubblica”.