Giovanni Di Somma, l’ex talento rosanero oggi agente di vini: «Con il calcio ho chiuso»

A trent’anni dal suo esordio in maglia rosanero, Giovanni Di Somma guarda al passato con lucidità e serenità. L’ex attaccante palermitano, protagonista di un debutto folgorante con il Palermo nel 1995, oggi ha cambiato vita: vive a Licata, lavora come agente per una prestigiosa cantina siciliana e studia Psicologia.
«Debuttai in B contro il Pescara una settimana prima di compiere 20 anni — racconta a PalermoToday — feci un assist a Criniti su lancio di Maiellaro. Poi arrivò il mio primo gol contro il Verona: lo stadio esplose. Sembrava l’inizio di una favola».
Ma la storia prese una piega diversa. Di Somma, pur riconoscendo i suoi limiti, non nasconde che a pesare furono anche dinamiche interne.
«Arcoleo mi spronava, ma quel clima mi toglieva serenità. Non mi divertivo più. Pagai forse il mio modo di essere: non ero mai banale nelle interviste, cercavo di coinvolgere il pubblico, ma in campo davo tutto».
Dopo il periodo a Palermo, iniziò una lunga carriera tra Serie C1, Serie C2 e piazze importanti come Marsala, Spal e Salernitana.
«A Ferrara ho vissuto tre anni bellissimi, a Salerno invece è stata dura. Poi, con il Licata, ho vissuto la stagione più bella: la promozione in Serie D nel 2006 con oltre 20 gol».
Oggi Di Somma ha voltato pagina:
«Con il calcio ho chiuso. Mi diverto col padel e sto studiando per laurearmi in Psicologia. Palermo mi manca, è unica per odori, cultura e atmosfera, ma a Licata ho trovato la mia dimensione».
Un nuovo percorso, lontano dai riflettori, ma con la stessa passione che lo spingeva a rincorrere un pallone da ragazzino in viale Croce Rossa.