Nonostante la vittoria per 12-1 nel test amichevole contro il Monreale e la buone trame viste in campo, il tecnico del Palermo non è del tutto soddisfatto: «A parte i primi tre minuti dei due tempi, sì, è andata bene – le parole dell’ex Pordenone riportata da “Il Giornale di Sicilia” – l’importante è che non si sia fatto male nessuno. Dobbiamo aggiustare ancora qualcosa. Non sono abituato a parlare dei singoli, ho visto una squadra che si muove e con un caldo insopportabile credo abbia fatto delle cose pregevoli. A questo punto dell’estate è difficile trovare tutto positivo, chiaramente. Se non si approccia bene, si fa fatica, contro chiunque. Abbiamo imparato qualcosa di importante: l’approccio e le motivazioni sono importanti. Lo abbiamo capito dopo tre minuti, contro avversari di categoria dobbiamo fare qualcosa in più».
L’impegno di Tim Cup del 6 agosto al “Barbera” contro la Virtus Francavilla è sempre più vicino ed il tecnico nativo di Treviso lo sa bene: «Dobbiamo pensare a progredire, il test diverrà importante quando arriverà. Io sono fiducioso, vogliamo far bene nella stagione. Ancora siamo distanti dal top della forma, abbiamo preso gol anche in questa partita e qualcosa va aggiustato. Poi non abbiamo fatto un lavoro ben preciso in fase di non possesso».
A tenere banco però è sempre il calciomercato, con il reparto arretrato che ha necessità di rinforzi. Intanto, è arrivato Bellusci, giocatore che per Tedino può fungere da jolly nella linea a tre: «Da lui mi aspetto esperienza, cattiveria agonistica, gamba e… quella sana “ignoranza”che contraddistingue un giocatore forte -si legge sul quotidiano -. Credo possa giocare in tutte e tre le posizioni della difesa».
Note liete per Tedino, invece, sembrano essere le prove di Struna e Murawski: «Può far tutto, è un ragazzo intelligente e con grande senso tattico», afferma il tecnico sul difensore sloveno. Mente sul centrocampista polacco: «Mi piace, semplifica molto e può fare più ruoli. Per me è un giocatore eccellente. Sembra che sia qui da molto tempo, credo che il calcio internazionale sia molto più semplice di quello che si crede. Soprattutto a grandi livelli».
Infine, Simone Lo Faso che è al centro di una trattativa con i francesi del Monaco: «In questo momento non ci sono i presupposti per parlare della sua partenza. L’ho convocato io in nazionale e lo conosco come le mie tasche. Contiamo molto su di lui, ma devono essere contenti tutti. Non è facile mettere i tasselli nel puzzle. Ha avuto il desiderio di andare a trovare una squadra molto forte, finché ce l’ho è a disposizione».