Giornale di Sicilia: “Zamparini rilancia l’ipotesi cessione: «Palermo, pronte tre cordate…»”
L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” ha analizzato le parole di Maurizio Zamparini rilasciate ieri al sito ufficiale del club rosanero. Il patron infatti, ha annunciato la trattativa con tre cordate interessate al club. Ecco quanto si legge sul quotidiano:
“«Me ne sto andando». Una frase che Maurizio Zamparini ha ripetuto spesso e che, nonostante la «scottatura» per il mancato accordo con Paul Baccaglini, continua a riecheggiare in quel di viale del Fante. L’imprenditore friulano vuole cedere il Palermo e cerca ancora qualcuno a cui affidare le quote del club. Si è parlato a lungo della possibilità di un ingresso con un azionista di minoranza, un progetto che Zamparini nelle ultime settimane ha analizzato con Frank Cascio, ma il patron adesso apre nuovamente ad un’uscita di scena definitiva. Con ben tre possibili acquirenti in lista d’attesa, incluso il manager americano che alle sue spalle ha anche il presidente del NIAF (National Italian American Foundation), John Viola: «Ci sono tre cordate molto interessate al Palermo e i nostri avvocati stanno trattando – ha dichiarato Zamparini al sito ufficiale del club rosanero – Stiamo portando avanti le trattative per la cessione, abbiamo incaricato uno dei migliori studi americani ed europei, lo studio Winters, di seguirci in questo percorso. Stanno disponendo una diligence ben precisa, fatta da professionisti di grande livello internazionale, per dare la giusta fotografia del Palermo. Naturalmente con degli organi ufficiali che vadano a sancire i nostri bilanci e la nostra amministrazione». Una scelta di garanzia per la controparte, dato che le ultime vicende giudiziarie non sono state delle più benevole per la società. L’inchiesta della Procura di Palermo nel frattempo prosegue, ma Zamparini pensa solo a portare avanti i negoziati per la cessione delle quote: «Sicuramente ci sono in questo momento tre cordate, tutte straniere, che cercano di dialogare e dialogheranno con i nostri avvocati». Di ipotesi italiane, o addirittura palermitane, nemmeno l’ombra: «Mai sentito nessuno, sono solo invenzioni». […]”.