“Ritardi e attese rendono il closing un’operazione sempre più snervante. II Palermo è ancora di proprietà di Maurizio Zamparini. che dal canto suo ha un accordo (messo nero su biancol con Paul Baccaglini per il passaggio delle quote alla YW&F Global Limited, ma deve ancora aspettare per ufficializzare il tutto. L’intesa c’è da tempo, tanto che lo stesso Zamparini ha annunciato una settimana fa l’imminente lieto fine. Dalle banche è arrivato invece il semaforo rosso, o meglio, non ancora spuntata la luce verde. Questo perché i tempi si sono notevolmente ristretti a causa delle festività e la data del 30 aprile è giunta senza che la documentazione fosse completa. «Quel che è scritto nel contratto finora è stato rispettato, dunque non c’è alcun problema. Cosi Zamparini rassicura tutti sull’esito positivo di una trattativa che attende solo il via libera dagli istituti di credito: «C’è un contratto siglato già da tempo e ci sono delle procedure bancarie ancora da svolgere, Si, c’è stato un rallentamento in tutta l’operazione, ma non è una novità». II Palermo sarebbe dovuto passare dalle mani di Zamparini a quelle di Baccaglini lo scorso 30 aprile. Le parti hanno convenuto di far slittare il closing di una settimana, dunque al 7, che essendo però una domenica porta automaticamente la nuova data decisiva a lunedì prossimo. Con ogni probabilità, invece, si dovrà spostare ancora di qualche giorno il termine utile per la conclusione dell’affare. Oggi è l’ultimo giorno della settimana in cui sarà possibile compiere la transazione, ma non ci sono segnali per una chiusura immediata. Per questo è ormai certo che l’operazione verrà ripresa la prossima settimana, con la speranza di chiuderla prima del prossimo week end: «Non è successo nulla, prosegue Zamparini. Avevamo preventivato una data per la chiusura delle trattative, ma i tempi per le garanzie bancarie e tutte le procedure si sono rivelati un po’ più lunghi, dunque abbiamo dovuto far slittare il tutto. Ma non c’è assolutamente nessun problema, siamo quasi arrivati alla conclusione». Quel “quasi” non lascia ben sperare, dato che di trattative del genere in tempi recenti se ne sono viste già troppe. Su tutte quella che ha segnato l’addio di Silvio Berlusconi al Milan, dopo un anno di negoziati con la cordata cinese guidata da Yonghong Li e di rinvii a suon di caparre milionarie. La situazione del Palermo però è diversa. In primis proprio per le tempistiche che lo stesso Zamparini considera decisamente più brevi: «Se Berlusconi ha avuto un rallentamento di un anno per la cessione del Milan, perché mai dovrebbe essere un problema ritardare l’operazione nostra di un massimo di quindici giorni? Credo che già la settimana prossima ci sarà il passaggio di proprietà delle quote». Almeno altri sette giorni, dunque, poi si vedrà il da farsi. L’unica garanzia Concessa ai tifosi? La solita. Ovvero che tra Zamparini e Baccaglini finora tutto fila liscio come l’olio. Anzi, l’ex presidente sottolinea come da parte sua ci sia la più totale serenità per una conclusione positiva delle trattative: «Quello che si deve preoccupare sono io, mica voi (ride, ndr). Se sono tranquillo io, allora non c’è nulla da temere». La fiducia non manca, anche se i tifosi attendono con impazienza l’ufficialità del nuovo corso. Perché per il momento l’azionista unico del Palermo rimane Zamparini e per questo è necessario che Baccaglini si insedi il prima possibile da patron, non solo da presidente. Perché fra tre settimane termina il campionato e bisognerà iniziare a pianificare la prossima stagione: «Sicuramente sarà tutto pronto entro la fine del campionato conclude Zamparini . Oggi (ieri, ndr) ho incontrato Baccaglini proprio per questo, perché lui deve preoccuparsi già adesso di pianificare il budget in vista della prossima stagione. Se fossi rimasto io avrei avuto un mio budget. Siccome lui deve pensare a riconquistare subito la Serie A, allora dovrà rinforzare la squadra proprio come ho fatto io quando ho preso il
Palermo in B»”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”