L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia”, svela un retroscena riguardo il fondo York Capital che aveva già contattato Zamparini a maggio. Ecco quanto si legge:
“Era un pomeriggio di fine maggio quando Zamparini aprì le porte della sua residenza friulana all’emissario di un gruppo americano. Per la prima volta da quando era arrivato il definitivo «no» alla richiesta di fallimento della società, l’imprenditore friulano decise di trattare la cessione delle quote. Non poteva farlo, con l’istanza di fallimento ancora pendente. Solo in quel periodo il Palermo tornò ad essere appetibile e il primo contatto fu con un intermediario misterioso, del quale si sapeva solo che curasse gli interessi di un fondo statunitense. L’operazione di quasi un anno fa naufragò tra la richiesta di documenti aggiuntivi sulla situazione societaria e le condizioni giudicate fin troppo alte per il passaggio di proprietà. In realtà Zamparini provò a ricontattarli a settembre, quando venne a Palermo per incontrare il sindaco Orlando e il presidente di Sicindustria Albanese, ma tutto si fermò ad una chiamata”.