“Un Palermo che balla sulle punte, o meglio, sulla punta. Quella che torna, ovvero Ilija Nestorovski, chiamata a reggere da solo il peso di un attacco che Robin Quaison ha dimostrato di non saper sostenere. Il macedone è pronto a riprendersi una maglia da titolare a San Siro con un Palermo che torna alle vecchie abitudini ripescando vecchie reminiscenze dell’era Iachini. Difesa che resta a tre, mediana imbottita di uomini e un trequartista alle spalle del centravanti, per un 3-5-1-1 votato più al contenimento che alla fase di spinta. Un messaggio chiaro: rischiare il meno possibile, contro una big reduce da un inaspettato scivolone all’esordio in campionato e con un nuovo allenatore già nell’occhio del ciclone. Dopo un’estate passata a vagliare tutte le possibili soluzioni per il tridente, ecco dunque che Ballardini ritorna alle vecchie abitudini. Bocciatura per gli esterni d’attacco, già evidente nel corso della sfida col Sassuolo, tant’è che l’allenatore romagnolo ha richiamato subito in panchina l’evanescente Balogh e ha cercato di dare maggiore vitalità alla squadra con l’inserimento di un trequartista, l’altro ungherese Sallai. Proprio il ruolo del rifinitore è la principale costante nei diversi moduli provati nell’ultimo allenamento dall’allenatore ravennate: che sia nel 3-5-1-1 0 nel 4-2-3-1, l’uomo dietro la punta è tornato a far breccia nelle idee tattiche di Ballardini, con Quaison favorito su Sallai per giocare in appoggio a Nestorovski. Praticamente certo il rientro in difesa di Goldaniga, a cui era stato preferito Cionek nella partita d ‘esordio in campionato, cosi come quello di Sinisa Andelkovic, che prenderà il posto dello squalificato Rajkovic. Vitiello, unico “superstite” tra i titolari di domenica scorsa, è tornato nel consueto ruolo di centrale destro nel test in famiglia. Per la mediana, infine, Ballardini sembra orientato ad un reparto tutto muscoli con Hiljemark, Gazzi e Chochev”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”.