“Dribblare l’euforia a tutti i costi. Non solo tattica e tecnica nel menu d’allenamenti dell’ultima settimana di campionato, c’è l’allegria inconscia da mettere da parte, quel sentimento che può insinuarsi inconsciamente nelle teste dei calciatori: pensare di aver blindato la Serie A con il punto di Firenze e dopo la debacle interna del Carpi con la Lazio. Non c’è nulla di scontato, invece, il calcio insegna che la beffa è sempre dietro l’angolo. Il tecnico Davide Ballardini parlerà chiammente, oggi alla ripresa della preparazione: serve l’ultimo sforzo, la salvezza non è ancora cosa fatta e l’ultimo incontro va giocato come i quattro che l’hanno preceduto, con la stessa intensità, con l’attenzione e l’orgoglio che hanno contraddistinto le prestazioni più recenti. E poco conta che il Verona sia aritmeticamente retrocesso, anzi la squadra di Del Neri ha fatto vedere di cosa è capace, battendo la Juventus già scudettata nella parti- ta di addio di Luca Toni. Lui almeno non ci sarà, e per il Palermo è un bene visto che nel 2013 fu il bomber a condannare i rosanero alla B. Allora Toni giocava nella Fiorentina. In vista della partita contro i veneti l’allenatore romagnolo ha una squadra collaudata, non deve fare i conti con squalificati e poco conta ormai il fatto che Hiljemark sia in diffida. La settimana sarà tipo con una partitella giovedì in cui si dovrebbero vedere all’opera i titolari di domenica. Ballardini fa i conti con un solo punto interrogativo, cioè le condizioni di Franco Vazquez, le telecamere, al momento della sostituzione contro la Fiorentina, hanno inquadrato implacabilmente il numero 20 con una borsa del ghiaccio sul ginocchio destro. Martoriato per tutto l’incontro con i viola, e per tutto il campionato verrebbe da dire. il «Mudo» ieri è rimasto a riposo. Oggi le sue condizioni saranno valutate dallo staff medico rosanero: c’è cauto ottimismo, nel senso che dovrebbe trattarsi di una semplice botta, senza complicazioni ulteriori: questo, però, non significa che i prossimi giorni, per lui, saranno normali. L’argentino va preservato, centellinato se necessario, perché arrivi al match col Verona al massimo delle sue attuali potenzialità. Già nel corso delle ultime settimane Varquez ha spesso svolto lavoro differenziato, seguendo un programma specifico, che gli ha evitato anche qualche sedute col possibile rischio di traumi. Precauzioni necessarie perché è in ballo una stagione e anche gli affari prossimi venturi, ovvero l’ennesima plusvalenza che dovrebbe tenere a galla il bilancio del club rosanero. Come ormai da molti mesi a questa parte, quando si parla del «Mudo» il discorso inevitabilmente oscilla tra presente e futuro, la scorsa estate ha visto prendere il volo all’amico fraterno Paulo Dybala, già fra qualche settimana toccherà a lui recidere il cordone ombelicale con il club di viale del Fante, per un’avventura che ha come obiettivi un ingaggio super e magari qualche trofeo da conquistare. Fino a qualche mese fa la sua destinazione sembrava il Milan. Zamparini e Galliani ne avevano già parlato e sembrava esserci un ok di massima da parte di Berlusconi, da sempre sensibile al fascino dei giocatori di qualità: i valzer sulla panchina rossonera e la nebulosa sul futuro del club che potrebbe essere prossimo alla cessione a qualche grosso gruppo economico asiatico hanno però di fatto congelato l’interesse del «Diavolo». Fino a quando la situazione non sarà più chiara, i rossoneri non faranno operazioni. Questo non significa che l’ex del Belgrano non abbia mercato, anzi… Zamparini proprio ieri ha scoperto ulteriormente le carte: «Certamente, a fine stagione, Franco cambierà maglia. Non ci sono chance che rimanga. Abbiamo alcune trattative con squadre di campionati esteri, poche dall’Italia. Penso che lascerà l’Italia, perché qui non possono permetterselo». Zamparini vedrebbe bene quello che è uno dei suoi pupilli in una delle formazioni ai vertici della serie A. ma è convinto che Vazquez in Italia resterà un rimpianto. «Vazquez al Napoli? Le vedrei bene – ha assicurato – ma il mio amico Aurelio De Laurentiis deve presentarsi cui soldi. Vedete, io faccio sempre la figura di quello che non capisce niente, e invece prevedo molte cose. La mia previ- sione su Vazquez? Ho detto qualche tempo fa al presidente bianconero Agnelli che con Vazquez avrebbe nuovamente Platini alla Juventus. Vediamo se qualcuno in Italia mi crederà, perché poi se ne pentiranno…»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” in merito al futuro di Franco Vazquez.