”Nuovo ritardo e nuova data per il closing. Domenica prossima è il termine ultimo per completare l’operazione relativa al passaggio di proprietà del Palermo, ma il rischio di un ennesimo rinvio è sempre più concreto. Paul Baccaglini chiede almeno dieci giorni per finalizzare l’accordo, mentre Zamparini ha lanciato una sorta di ultimatum e vuole chiudere cessione entro questo fine settimana. Un «impegno» preciso che si è avuto dal presidente Baccaglini e dal gruppo finanziario che sostiene l’operazione… stando a quanto comunicato dalla stessa società. L’aspirante patron, già da oltre due mesi al comando delle operazioni nel club di viale del Fante, si trova per la prima volta di fronte ad un bivio. Dopo aver indicato la data del 30 aprile e dopo aver convenuto con Zamparini di posticipare il tutto di una settimana, adesso arriva il terzo «traguardo». Se nelle precedenti occasioni nessuna delle due parti in causa si è mai posta il problema di trovare un accordo sul posticipo del closing, adesso rischia di venir fuori qualche frizione. Da un lato c’è Zamparini che ha fissato un termine, ovvero entro la conclusione della settimana, dall’altro c’é Baccaglini che chiede tempo. II tutto con i rispettivi «squadroni in giacca e cravatta», riprendendo le parole del neo-presidente rosanero, ovvero il gruppo di avvocati che segue la vicenda passo dopo passo. I ritardi avuti nelle scorse settimane non hanno certo aiutato lo svolgimento della trattativa, che adesso si trova ad un punto di svolta. II tutto in attesa di risolvere le questioni burocratiche con le banche, vero nodo dell’intera vicenda, pochi giorni fa, nel corso dello scorso weekend, il Palermo ha ricevuto la visita di un dirigente dell’istituto di credito londinese incaricato da Baccaglini di fornire le garanzie sul closing. Garanzie che non sono ancora arrivate e che hanno portato allo slittamento dell’affare di oltre una settimana. Nei prossimi giorni, stando ai programmi di entrambe le parti, la banca dovrà fornire queste garanzie in moda da finalizzare il passaggio di proprietà. Zamparini ha dato tutti i documenti necessari all’approvazione della transazione e adesso vuole che si chiuda I ‘affare in settimana. Un passaggio fondamentale, da compiere entro il termine della stagione, in modo da permettere alla nuova società di programmare il futuro con uno staff diverso da quello attuale, sia sul piano tecnico che dirigenziale. L’incognita è legata a cosa potrebbe succedere qualora domenica non dovesse giungere il closing. Una prospettiva più che probabile, dato chele tempistiche valutate dagli avvocati di Baccaglini si aggirano in sette-dieci giorni. A quel Punto o si trova un accordo con Zamparini per allungare ulteriormente i tempi oppure si potrebbero aprire altri scenari. Perché il «venditore», cioé Zamparini, potrebbe pure decidere di non concedere più all’ex inviato delle Iene l’esclusiva per la cessione del club, riservandosi di trattare con altri o addirittura tenere il controllo della società. L’attuale proprietario del pacchetto azionario del Palermo si è più volte definito sereno riguardo alla cessione del club e di chiudere l’affare nel pii breve tempo possibile. Questi continui ritardi, però, non possono che dubbi sul futuro della società. Se la YW&F Global Limited (il soggetto indicato da Baccaglini come acquirente del Palermo) non dovesse concludere l’acquisto entro la fine di questa settimana, Ia trattativa giungerebbe ad un bivio. E una di queste strade non può che portare allo stesso Zamparini, dato che finora è ancora lui il proprietario della società e in caso di mancata cessione tutto rimarrà in mano sua, per cedere ad un altro potenziale acquirente o per proseguire quanto interrotto due mesi fa. Ma queste sono ipotesi: rimangono cinque giorni per mettere il tutto nero su bianco, salvo ulteriori rinvii”. Questo quanto riportato da “Il Giornale di Sicilia”.