L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” analizza la sfida apparentemente semplice del Palermo contro l’Entella, ma ricca di insidie. Ecco quanto si legge:
“Trappolone al Barbera. Oggi contro l’Entella una partita che se l’avessero raccontato ai fans rosanero qualche anno fa qualcuno avrebbe pensato di essere su scherzi a parte. L’Entella (Un fiume da il nome alla squadra), a una piccola realtà del calcio italiano, rappresenta un bel paese della Riviera ligure più piccolo di Termini Imerese e mai nella sua storia aveva affrontato il Palermo, che nel proprio stadio potrebbe accogliere comodamente tutti gli abitanti di Chiavari. Non è una squadra che stimola i grandi impegni, però è una squadra composta tutta da italiani, che gioca un buon calcio cha tredici punti, che ha segnato più gol del Palermo e che pensa anzitutto ad attaccare. A meno di ravvedimenti il tecnico Castorina (un altro debuttante nella categoria) anche oggi dovrebbe giocare con due punte e un trequartista (modulo 4-3-1-2) in barba al blasone dell’avversario. Dunque il primo compito di Tedino sarà quello di tenere unita e compatta la truppa, senza pensare troppo alla facile vittoria di Carpi, ricordando invece le partite contro squadre sulla carta fragili (Foggia e Pro Vercelli oggi inspiegabilmente ultima e penultima in classifica) nelle quali il Palermo ha sofferto.[…]”.