Giornale di Sicilia: “Tifosi, quel patrimonio di fede disperso negli anni”

“C’è un patrimonio che il Palermo ha dissipato in questi ultimi anni, diciamo dal giorno della finale di Coppa Italia in poi nel maggio 2011. Un patrimonio non quantificabile in soldoni ma in consensi, in entusiasmo e di conseguenza in speranze. Lo dice il numero degli abbonati, ormai assestato sui diecimila contro i trentamila del 2004. Lo dicono i cori di critica nei confronti di Zamparini, o meglio della sua politica. Cori che non rappresentano solo le poche centinaia di ultras che protestano ma una buona fetta di tifoseria. Anche silenziosa. L’unico vero grande solco tra il Palermo e la sua tifoseria è l’incomprensione. Nessuno capirà mai perché Rigoni è stato regalato al Genoa, fin quando non gli sarà spiegato in modo concreto; nessuno capirà mai perché è stato preso a scatola chiusa un calciatore come El Kaoutari senza provare a tenere Munoz. Pochi capiscono perché alla vigilia di Palermo-Fiorentina e di due trasferte importanti i rosa non abbiano colmato le carenze in organico certificate dagli stessi manager rosanero e da Ballardini […]. Il calendario dice che gennaio potrebbe essere un mese decisivo, con tanti scontri diretti. Un calendario che si conosceva da tempo e che dunque avrebbe consigliato di prepararsi bene per provare a fermare la Fiorentina, prendere punti a Verona, Genova e Carpi”. Questa l’analisi condotta da “Il Giornale di Sicilia” sul delicato momento dei rosanero e sul rapporto tra club e tifosi.