L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta un’analisi fatta su mister Tedino e sull’ambiente rosanero dopo pochi giorni dalla sconfitta di Empoli arrivata con il risultato finale di 4-0.
“E’ stata pesante, è normale che non possa passare inosservata. Dal crash-test con l’Empoli la fuoriserie Palermo esce malissimo. Zero stelle, anzi quattro belle pappine. l’aggancio in classifica dei toscani e l’addio alla vetta, visto che il Frosinone ha fatto il suo (ed è la quinta volta consecutiva) contro il Pescara. Le riflessioni sono partite subito dopo la batosta di Empoli. Chapeau per Tedino, che s’è preso le colpe della disfatta. Gli allenatori veri fanno così. Non cercano alibi, proteggono il gruppo. Tedino l’ha fatto prima ancora che gli facessero una domanda in tv. Le riflessioni, purtroppo, saranno lunghe, perché la prossima partita di campionato sarà fra sette giorni contro il Foggia. Si fosse giocato subito, sarebbe stato meglio. Il campo è il balsamo migliore per lenire le ferite. E l’Empoli le ha lasciate. Non si gioca invece, e si parlerà molto in questa settimana. Sui social, sui siti, nei bar. Si tenderà all’autodistruzione, perché a Palermo appena si perde una partita va tutto in frantumi. Ok, il Palermo ha perso male, ma ha tutte le carte in regola per potere lottare con Frosinone e Empoli per andare in A senza passare dai play-off. Nelle ventitré partite giocate prima di quella di Empoli ha dimostrato di avere la tempra giusta. Una sconfitta, anche se brutta, non può scalfire tutte le certezze. Fare suonare un campanello d’allarme, semmai, sì. Bisogna analizzare gli errori commessi a Empoli e trovare soluzioni, anche tattiche. È sicuro che Tedino non ci dorme già da un paio di notti. Quello che è importante è che il tecnico continui a decidere con la sua testa, come ha fatto finora. Guai a lasciarsi influenzare, soprattutto nelle scelte delle prossime partite, da consigli altrui. Giusto ascoltare Zamparini, Lupo ma Tedino deve continuare a rivendicare la sua autonomia. I condizionamenti potrebbero farlo andare in confusione. E il passato insegna che tanti allenatori hanno poi pagato anche per questo motivo. Basta lasciare in pace Tedino, correggere qualche errore e ripartire“.