L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le dichiarazioni di mister Tedino e di capitan Nestorovski rilasciate ieri nel post partita di Empoli-Palermo, match terminato 4-0.
“E’ suonata la sveglia. Brusca, lenta e inaspettata, sul campo di un diretta concorrente, affrontata con un atteggiamento che probabilmente non è quello richiesto da Tedino. L’ormai famigerata «bava alla bocca», quella che il tecnico invoca prima di ogni partita, ma che il Palermo non sembra aver mostrato a Empoli. Dopo una tale batosta, serve ben altro: «Quando ci sono partite così difficili è normale che si cerchi di scaricare colpe e in questo momento la squadra ha bisogno di qualche pacca sulle spalle, di migliorare l’approccio alla partita. L’allenatore deve essere sempre presente e vorrei che abbia questo tipo di tempra. A me non piace nemmeno perdere contro mio figlio, vorrei vedere questo atteggiamento». E l’allenatore, oltre a chiedere il giusto temperamento, sa anche prendersi le responsabilità di un tracollo: «Devo fare i complimenti all’Empoli, perché ha giocato meglio di noi. Quando si perde in questo modo è normale che ognuno abbia le proprie verità, ma è giusto che sia io il primo a fare un esame di coscienza. L’Empoli ha meritato, noi abbiamo avuto molte occasioni e siamo stati sfortunati, però sarebbe troppo comodo ridursi a dire questo». Batosta sì dunque, ma non è tutto da buttare. Non senza vedere quanto prodotto in campo dal Palermo, nonostante un’incapacità ormai fin troppo evidente nel concretizzare le opportunità create in avanti. Perché anche al «Castellani» i rosa hanno avuto le loro chance per andare a segno, tutte puntualmente sprecate. Quanto basta, però, per considerare il 4-0 una punizione fin troppo eccessiva: «Un risultato del genere è pesantissimo – prosegue Tedino – senza vedere la partita sembrerebbe un massacro. Ho avuto la netta sensazione che la squadra abbia ancora più bisogno del suo allenatore e sicuramente faccio un mea culpa». Soprattutto nel vedere come è stata approcciata la partita sin dai primi istanti: «Non siamo riusciti ad essere aggressivi sul portatore di palla e la partita si è indirizzata nei primi venti minuti. Il raddoppio ci ha tolto energie.,ma sono sereno: ci sono ancora diciotto partite e siamo carichi, questa partita dava comunque tre punti.. Diciannove sfide a partire dalla prossuma in casa col Foggia, match in cui il club rosanero ha chiamato a raccolta i tifosi con prezzi ridotti. Un appello che il tecnico ribadisce, nella speranza che i palermitani non si siano scoraggiati dopo la goleada empolese: «Chi ama il Palermo lo deve seguire e noi ci affidiamo alle persone che ci hanno dato un grande contributo». Contando anche su un gradito ritorno: «Rispoli da solo non vince le partite, ma è un valore aggiunto e col Foggia ci sarà.. Un aiuto in più per una squadra che, dopo questa batosta, vuole partire senza fare proclami. E Nestorovski, da capitano, indica la via: «Dopo questa partita è meglio stare zitti. Posso solo dire che da capitano mi prendo le responsabilità di quanto accaduto, adesso andiamo avanti a testa alta per la prossima partita. La strada è lunga e dobbiamo vincere il campionato». Sperando in una mano da parte della tifoseria, dopo metà stagione passata con uno stadio semivuoto e con un rendimento casalingo a dir poco altalenante: «Contro iI Foggia vogliamo vincere – conclude il macedone – perché siamo il Palermo e giochiamo in casa. E normale volerla vincere, avere il Barbera pieno sarà importante. L’aiuto dei tifosi ci serve perché non è la stessa cosa uscire dallo stadio con ventimila persone o con duemila»“.