Giornale di Sicilia: “Tedino: «Ora tocca a noi far scattare la molla»”
“L’entusiasmo c’è, la consapevolezza di avere in mano una squadra in missione anche. Il Palermo di Tedino ha iniziato il pre-campionato «come nel primo giorno di scuola», una metafora spesso abusata, ma adatta alla perfezione per l’allenatore prelevato dal Pordenone. Anche per lui è un primo giorno di scuola, alla prima esperienza in una panchina di Serie B, per giunta con ambizioni di promozione mai nascoste: «Abbiamo un compito difficile, anche se c’è un’aria magari non proprio positiva. Sono convinto che più siamo, più gli ostacoli saranno superati. Contiamo di portare passione, volontà e competenza, amando questo lavoro. Lo facciamo in una città con blasone e siamo orgogliosi di rappresentarla». Per Zamparini è l’uomo giusto per riportare il Palermo in Serie A, il fuoriclasse di un gruppo che parte in pole position: «Lo ringrazio per le parole spese, mi fa piacere. Inutile fare i falsi, io sono abituato a dare di più quando sento la fiducia. Abbiamo un compito importante, far scattare la molla in tutto l’ambiente palermitano. Ho sempre messo la faccia in tutto quel che ho fatto, sono un uomo forte e con energia, ho motivazioni per far bene e sentiamo questo tipo di dovere». Con Zamparini sposa in pieno la causa rosanero, quella di una squadra che per il patron vincerà il campionato con dieci punti di vantaggio: «Secondo me non è presunzione, è un modo per far capire che il Palermo può essere molto forte. Sono convintissimo che la squadra abbia mezzi importanti per fare un campionato di vertice e andare in A». Li ha ora e li avrà nei prossimi giorni. Tedino attende Gnahoré e spera in un altro innesto a centrocampo, dove per sua stessa ammissione c’è penuria di uomini: «Siamo pochi e mi piacerebbe averne un altro, ci sono quarantadue partite e obiettivamente non siamo in tantissimi. Valuteremo anche i ragazzi a disposizione. Se non arriva nessuno, non ne farò un dramma». Inutile dire chi sia il primo nella lista della spesa: «Lobotka mi piace moltissimo, sa ricoprire diversi ruoli e ha molta vitalità, una comprensione del gioco importante. Può giocare mezzala, interno e mediano, uno di quei giocatori che fa divertire perché non molla mai. Come per ogni giocatore importante, però, c’è una trattativa in corso e non posso intervenire». Potesse farlo, lo avrebbe già preso. Perché i giocatori li segue in prima persona, con una competenza senza eguali: «Sono malato (ride, ndr) ma i giovani li conosco tutti, avendo fatto anche scouting ad alti livelli». E conosce alla perfezione anche quelli attualmente in organico: «Vanno valutati tutti, anche per dare continuità al lavoro del settore giovanile. Per dire, La Gumina non è assolutamente sul mercato, perché farà benissimo in questa categoria». Convinzione totale, quella di Tedino, che ha già le idee chiare sul piano tattico: «Avendo due esterni come Rispoli e Aleesami devo trovare un sistema equilibrato e pensato per le loro caratteristiche. Si parte da concetti come il 3-4-3 o il 3-4-1-2 o il 3-4-2-1». Idee che Zamparini ha già accordato nei vari colloqui avuti nel corso di queste settimane: «Il presidente è innamorato del calcio e conosce questi giocatori, arriva e chiede notizie, quindi è normale che dia le sue indicazioni. A me piace confrontarmi con lui, perché è una persona totalmente a disposizione del Palermo». Una bozza di formazione è dunque già nella mente di Tedino. Con Nestorovski centrale nel reparto offensivo e altre due maglie da assegnare: «C’è Embalo, poi sicuramente giocatori come Trajkovski, Balogh e Silva li valuterò, com’è giusto che sia dopo una stagione come quella scorsa». E in porta, il “ripescaggio” di Posavec tra i titolari è ormai una certezza. Servirà semmai affiancargli una chioccia disposta a stargli dietro nelle gerarchie: «Posavec ha bisogno di essere sorretto e, secondo noi, di avere una guida all’interno per migliorare, per sbagliare in serenità. Se viene un portiere esperto che non lo fa migliorare, ma col quale deve giocarsi il posto, non è una scelta intelligente».”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia”.