“Zero fronzoli. A mille la voglia di smentire critici preventivi, a Palermo, e detrattori appena messi alle spalle, a Stoccarda. Toni Sunjic, al momento, solo una delle due pietre dello scandalo di gennaio (con lo svedese Silva), gli unici movimenti in entrata di un Palermo che i più danno per spacciato. Lui, difensore bosniaco di 28 anni — fuori dai piani del club tedesco e giunto in Sicilia Sulla scia dei consigli di Davor Curkovic — la pensa diversamente. Sprizzo positività, in controtendenza con un gruppo provato dai pessimi risultati e con I ‘ambiente decisamente depresso dalla penultima posizione e dal calciomercato invernale asfittico. Introdotto dal direttore sportivo rosanero Nicola Salerno («Non stiamo programmando la retrocessione. Sunjic deve abituarsi al calcio italiano, ma un nazionale e si giocherà sempre il posto da titolare») che l’ha trovato nella «lista della spesa» a sua insaputa, il nuovo numero 44 del Palermo ha badato al sodo, nelle sue prime esternazioni da calciatore rosanero, puntando altissimo solo in quanto a modelli calcistici: “La nostra classifica critica — osserva I ‘ex dello Stoccarda — ma possiamo ancora rientrare in gioco. Mi sono ambientato bene, anche grazie ai molti compagni slavi. Devo ringraziare tutti. In Italia l’allenamento ha tanta propensione difensiva, mentre in Bundesliga si pensa più all’attacco. Sono molto contento di essere in A. Lopez un ex difensore, mi da tanti consigli, e ci tiene uniti e compatti. Mi ispiro a Cristiano Ronaldo, che ha vinto tutto ma continua a migliorarsi. Tra i difensori, invece, l’esempio Sergio Ramos». Il connazionale di Jajalo (ma anche di Pjanic e Dzeko) si presentato, spazzando anche via alcuni dubbi: «lo in condizioni fisiche precarie secondo i giornali tedeschi? Sono false informazioni — replica il nuovo rosanero — sto bene e non vedo l’ora di dare tutto per la mia nuova maglia. Sono pronto a giocare, anche se non dipende solo da me, naturalmente». Lopez Sta pensando anche a lui per fermare l’attacco del Crotone, dopodomani pomeriggio. Ha assaggiato il campionato nei minuti finali della trasferta di Napoli, quando c’era da difendere in ogni modo il pareggio in casa dei partenopei. Viene da altre latitudini calcistiche, ma all’interno del gruppo e agli occhi dello staff tecnico si sta facendo apprezzare. Blindare la propria area il suo mestiere, ma assicura di non disdegnare anche qualche incursione da attaccante aggiunto. «Ho fatto vari gol in carriera — garantisce il difensore — non assolutamente qualcosa di strano per me. Come mi trovo in campo con i nuovi compagni? Bene. Ho imparato le parole fondamentali che mi servono durante il gioco, perché ancora non so esprimermi nella vostra lingua, e poi si comunica anche a gesti. Migliorerò, perché vado anche a lezione di italiano da qualche giorno. La situazione difficile, ma i calciatori di questo gruppo sono forti, possiamo farcela – É un peccato non aver centrato la vittoria a Napoli, è stato bello debuttare, un’emozione, ma sarebbe stato meglio ottenere un risultato pienamente positivo»”. Questo quanto riferito da “Il Giornale di Sicilia”.