L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” ha analizzato quanto dichiarato da Roberto Stellone ieri in conferenza stampa. Ecco le parole del tecnico:
“Quattro partite. Non c’è altra strada per andare in Serie A, se non quella di giocarsele tutte. Senza nemmeno pensare alla catastrofe, alla possibilita di giocame solamente due. Stellone non ha staccato la spina in questi giorni, anzi. Pur avendo una pausa lunga in mezzo, il Palermo non può permettersi cali di tensione: «Sapremo solo dopo la prima partita se il rinvio ci ha fatto del bene o del male. Sul piano dei recuperi abbiamo tratto dei vantaggi, rivedere il campo solo dopo venti giorni invece non deve essere un problema. Siamo tutti concentrati e consapevoli dell’importanza di queste partite». L’attesa, però, è snervante. L’allenatore prova pure a scherzarci sopra, annunciando vacanze prolungate prima del ritiro estivo, ma è evidente che alcuni piani siano saltati. In primis quello che avrebbe dovuto portare i rosa in ritiro, come richiesto da Zamparini. «Partiremo lo stesso – ammette il tecnico – qualche giorno prima della partita d’andata. Non staremo fuori troppo a lungo, penso per tre giorni». Intanto si resta a Palermo e si lavora per trovare una squadra al top della condizione. Impossibile riavere tutti al cento per cento, ma almeno si proverà a recuperare gli infortunati in modo da avere l’intera rosa a disposizione già dalle semifinali: «Più siamo, meglio è. Abbiamo lavorato molto bene finora e devo ringraziare lo staff tecnico che lavora fino a sera per rimettere in condizione i sei-sette elementi che abbiamo dovuto gestire. Non dimentichiamo inoltre il rischio delle doppie ammonizioni, anche per queste partite è fondamentale averli tutti». Senza tralasciare il «problema» dell’abbondanza, l’opposto rispetto a quello fronteggiato finora, che potrebbe però mettere Stellone nelle condizioni di dover fare scelte dolorose: «Più giocatori avrò, più sara difficile. Abbiamo una rosa ampia e forte, it mio compito e mettere in campo chi sta meglio in base all’avversario e sull’arco dei novanta minuti, senza fare calcoli sulla partita successive». Tutti pronti a darsi battaglia per mettere il tecnico in difficolta. Ma è Stellone il primo ad augurarselo, perché vuole vedere il Palermo delle ultime giornate. Quello che cambia volto a partita in corso e che «ha tirato in porta più di chiunque altro, ha subito meno tiri di tutti e ha raccolto più seconde palle». Dati statistici che consegnano all’allenatore un quadro positivo sullo stato di forma della sua squadra, che ha saputo adattarsi anche a diverse situazioni tattiche: «La bravura dei giocatori mi permette di non avere un modulo fisso in testa. La mia idea a quella di una difesa a quattro, poi cambia poco per il modulo. Serve il giusto compromesso tra una squadra che rischi poco e che riesca a creare pericoli». […]”. Di seguito i possibili modulo che potrebbe adottare Stellone nei playoff: